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Tragedia di Pasqua, esplode il serbatoio due operai muoiono in un’azienda di mangimi a Treviglio

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Treviglio. Due persone sono morte questa mattina a causa di una esplosione verificatasi in un’azienda di mangimi a Treviglio, nel Bergamasco. Sul posto sono al lavoro una decina di vigili del fuoco del distaccamento di Treviglio e di Dalmine, personale del 118 e carabinieri della locale Compagnia e stazione. L’azienda interessata è la ICB, in via Caldenzano. Sebbene non si ha notizia di altre persone coinvolte nell’incidente, al momento il bilancio viene dato come provvisorio. Ad esplodere è stata un’autoclave dove vengono effettuate operazioni di bollitura ed essiccazione di materiale organico destinato poi alla produzione di mangime per allevamento. I vigili del fuoco stanno provvedendo al raffreddamento dell’impianto e dell’area interessata, in modo da poter poi operare in condizioni di sicurezza. Via Calvenzano, la strada dove sorge l’azienda, è stata chiusa al traffico e le vetture deviate in un altro percorso. Sul posto è giunto anche il sindaco di Treviglio, Juri Imeri, assieme al comandante della polizia locale, Antonio Nocera. Al momento dello scoppio pare che gli operai poi deceduti fossero impegnati nella lavorazione di ossa di pollo. Sono giunti alla Ecb, storica azienda trevigliese, anche i parenti delle persone che stamattina si trovavano al lavoro.
Nella messa di Pasqua celebrata in Duomo, l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha invitato i fedeli che affollavano la cattedrale, “a pregare per i morti sul lavoro a Treviglio, nella tragedia avvenuta proprio nel giorno di Pasqua”.
“Non si può morire sul posto di lavoro, non lo possiamo accettare” dice Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, che in una nota esprime il suo “dolore per i due operai morti oggi nell’esplosione in un’azienda a Treviglio”, rivolgendo “una preghiera per le loro famiglie”. “In questi anni – aggiunge Calderoli – si è fatto molto, soprattutto in Lombardia, per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro ma questi incidenti ci dicono che non e’ ancora abbastanza, che non e’ mai abbastanza, che bisogna investire ancora di più nella prevenzione e nei controlli e che ci deve essere maggiore impegno da parte di tutte le istituzioni coinvolte per fare di più per tutelare chi lavora”.


Articolo pubblicato il giorno 1 Aprile 2018 - 12:21

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