Primo Piano

Terrorismo, indagini sulle chat e sulle telefonate del gambiano arrestato a Licola

Condivid

I contatti telefonici e in chat recuperati dal cellulare di Alagie Touray, il 21enne immigrato del Gambia arrestato con l’accusa di legami con l’Isis, sono all’esame degli esperti antiterrorismo del Ros e della Digos. Gli investigatori – in collaborazione con gli apparati di intelligence, anche di altri paesi – tentano di ricostruire l’eventuale rete jiadista che potrebbe aver progettato un attentato con un’auto lanciata sulla folla, secondo quanto riferito dallo stesso gambiano nel corso di un interrogatorio (gli avrebbero proposto in cambio di soldi di mettere in atto l’azione terroristica, anche se – ha riferito l’immigrato agli inquirenti – lui in ogni caso era non era intenzionato ad accettare l’incarico). In particolare, gli inquirenti stanno tentando di individuare il contatto libico che sembrava impartire ordini invitando per telefono il gambiano a realizzare la missione. A dare il numero di cellulare di Touray allo sconosciuto libico ”certamente legato all’Isis” (come e’ scritto nell’ordinanza del gip Isabella Iaselli) sarebbe stato un tale Batch Jobe, amico di Touray che vive in Gambia. A far ritenere agli investigatori – coordinati dal procuratore di Napoli Giovanni Melillo, dall’aggiunto Rosa Volpe e dal pm Gianfranco Scarfo’ – che la minaccia fosse concreta, anche se non si conoscono ne’ i tempi ne’ il luogo del presunto attentato, e’ il video, recuperato sempre dal cellulare sequestrato al gambiano, in cui Touray giura fedelta’ al Califfo del terrore, Al Baghdadi recitando in arabo una determinata formula (“Giuro di prestare fedelta’ al Califfo dei musulmani Abu Bakr Al Quaraishi Al Baghdadi, nei momenti difficili e facili, nel mese di Rajab giorno 2 e Allah e’ testimone di quello che dico”). In numerosi attentati avvenuti in Europa e negli Stati Uniti i terroristi hanno infatti giurato fedelta’ al Califfo dell’Isis, come evidenziato nell’ordinanza cautelare, e cio’ rappresenta un serio motivo per non sottovalutare la minaccia. Il giudice nel capitolo dedicato alle esigenze cautelari accenna al ”pericolo del compimento di un atto terroristico nella zona napoletana quale attuale ed imminente” per quanto gli inquirenti invitino alla prudenza per evitare allarmismi. 


Articolo pubblicato il giorno 27 Aprile 2018 - 22:10

Redazione

Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina "Redazione" sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura!

Pubblicato da
Redazione
Tags: LicolaNapoli

Ultime Notizie

Cremonini Live25: oltre 500mila i biglietti venduti

Oltre 500.000 biglietti sono stati venduti per il tour Cremonini Live25, decretando un notevole successo… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 17:39

Napoli, rapinatore tunisino inseguito e arrestato in via Lavinaio

Napoli. Giovani rapinatori in fuga nella zona di piazza Mercato: uno arrestato e l'altro ricercato.… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 17:17

Inaugurazione della mostra-concorso “GRAY” dedicata all’arte e alla sensibilizzazione sulla violenza contro le donne.

L'Associazione Culturale Arte Reale apre la mostra-concorso "GRAY" il 25 novembre 2024 alle 18:00, presso… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 17:00

Il nuovo itinerario di NarteA invita alla scoperta con meraviglia incompleta senza stupore.

Le iniziative culturali a Napoli continuano a crescere, con una proposta che punta a svelare… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 16:52

Arnaud Desplechin riceve il Premio alla Carriera Laceno d’Oro

Arnaud Desplechin, noto regista di origine francese, sarà onorato con il Premio alla Carriera "Laceno… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 16:45

Ricercato in Spagna per frode informatica arrestato su un Intercity a Napoli

Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato ha eseguito l'arresto provvisorio ai fini di… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 16:38