Condanna con sconto per il pusher pony express. Giunto a conclusione il procedimento nei confronti di Gennaro Riccio, 30 anni, pluripregiudicato napoletano ma residente a via Passanti Scafati a Boscoreale, arrestato dai carabinieri della locale Stazione nel mese di dicembre perchè colto in flagranza mentre consegnava dosi di crack per il rifornimento natalizio. Gli operanti di polizia giudiziaria erano stati informati da una fonte confidenziale, ritenuta affidabile, che il Riccio era solito operare delle consegne a domicilio di cocaina-crack tra Scafati e Boscoreale.
Gli agenti in servizio di osservazione seguendo quelle informazioni si erano appostati ed avevano visto la Renault modus con targa straniera uscire dal rione popolare del “Piano Napoli” per effettuare il giro delle consegne e si erano accodati all’auto. Ed anche quel sabato, l’acquirente aspettava la consegna per lo sballo del sabato sera comodamente fuori al cancello di casa sua.
I carabinieri, conoscendo il territorio del Piano Napoli oltre a setacciarlo minuziosamente cercano di intercettare la nuova frontiera dello spaccio porta a porta. Operazione più complessa che richiede la conoscenza dei pregiudicati che lavorano sistematicamente nel mondo della droga. Ed infatti, i militari conoscevano bene Gennaro Riccio, già schedato nei database investigativi, quale pericoloso spacciatore dell’hinterland napoletano, coinvolto nella faida di Scampia, acquisito al territorio di Boscoreale dai nuovi sistemi di rifornimento ed avevano seguito passo passo i suoi spostamenti perchè sapevano che il giovane era solito spacciare con consegne a domicilio. Alle spalle un cumulo di pene di oltre dieci anni. In quella circostanza l’assuntore all’atto dell’intervento dei militari aveva tentato inutilmente di scappare nella sua abitazione e di disfarsi della droga ma i carabinieri lo avevano bloccato e segnalato alla Prefettura. Pena leggera per il pusher delle consegne a domicilio quella comminata dal GIP del Tribunale di Nocera Inferiore. Il giovane pluripregiudicato difeso dall’avvocato Gennaro De Gennaro ha riportato una pena minima rapportata alla gravità dei fatti. Il difensore del Riccio è riuscito nell’impresa di far riqualificare i fatti nel V comma dell’art.73 T. U stup. Inizialmente, infatti, veniva contestata dalla pubblica accusa l’ipotesi più grave dello spaccio. Secondo il PM era grave che un pregiudicato napoletano inquinasse illecitamente il territorio scafatese riversando ingenti quantità di stupefacente. Il Riccio è stato condannato ad un 1 anno e sei mesi, tenuto conto della recidiva e della sua biografia criminale di spacciatore incallito.
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