Scafati – Arresto convalidato, rimesso in libertà lo scafatese Francesco Squillante. Questo almeno fino al processo. Ha passato soltanto due notti dietro le sbarre ma è ritornato libero, scarcerato dal GIP di Nocera Inferiore, Levita. Era stato arrestato nella notte tra sabato e domenica dai carabinieri di Nocera Inferiore. Quello dello smercio di stupefacenti, che il tempo e due condanne già scontate non sembrano aver attenuato. Francesco Squillante, 33enne di Scafati, è finito così nuovamente nei guai con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga. I carabinieri hanno messo sottosopra l’abitazione, nella notte di sabato. E hanno trovato non solo cocaina crack ma hanno osservato due cessioni ad altrettanti acquirenti avvenute sotto gli occhi dei carabinieri. In totale, circa cinque grammi di cocaina crack che erano stati gettati dal balcone.
Sono stati i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Nocera Inferiore ad incastrarlo. Squillante era tenuto d’occhio già da qualche tempo perché considerato gestore dello spaccio nel rione popolare a via Luigi Cavallaro. I sospetti si sono addensati, come spesso accade, dal viavai nei pressi della sua abitazione soprattutto nelle ore notturne. Sembra che prevalentemente da qui gestiva un’attività che doveva essere anche piuttosto florida, fiumi e fiumi di soldi in cambio di polvere bianca.Intorno alle 3:00 di sabato notte, i carabinieri hanno messo in atto un vero e proprio servizio di osservazione. E il momento dopo aver fermato un acquirente – poi segnalato in prefettura -, è stato quello propizio per un controllo in abitazione. Scovata la droga, di cui lo Squillante si era disfatto è stato trasportato in caserma e, dopo, è stato dichiarato in stato di arresto. Sentito il pubblico ministero di turno, Annamaria Fasano per lui si sono aperte le porte del carcere di Fuorni.
Lo Squillante, che è difeso dall’avvocato Gennaro De Gennaro , all’interrogatorio di convalida si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il GIP ha accolto la richiesta del difensore, rimettendolo in libertà sebbene avesse diversi precedenti per spaccio alle spalle ed una condanna riportata soltanto lo scorso anno oltre alle accuse degli acquirenti che lo incastrano nonché la certezza investigativa che lo Squillante gestisce lo spaccio al rione di Scafati Via Luigi Cavallaro.
Neppure la richiesta del pubblico ministero è stata accolta, sebbene avesse insistito sulla pericolosità del soggetto e che voleva far rimanere lo Squillante in carcere. Alla fine il giudice ha accolto la tesi difensiva ritenendo che si trattava di spaccio di minima entità. Lo Squillante è ritornato “miracolosamente” in libertà.
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