Salerno. Si è presentato alla città il nuovo questore di Salerno, Maurizio Ficarra, 61 anni che in precedenza ha ricoperto lo stesso incarico ad Avellino e a Sassari. A margine dell’incontro con la stampa tenutosi stamne Ficarra ha parlato di sicurezza: “Il 60-70% dei reati si può risolvere, oltre che con la collaborazione della gente, anche con l’aiuto della videosorveglianza – ha detto -. Spesso con la videosorveglianza ci siamo accorti di quali persone sono entrate in un determinato quartiere e quando ne sono uscite. Abbiamo potuto collegare le cose e risolvere tantissimi casi”. L’obiettivo di magistratura, amministrazione comunale e forze di polizia salernitane è il potenziamento, in città, delle telecamere per la videosorveglianza. L’intenzione è di mettere in rete gli occhi elettronici sia quelli privati, sia quelli pubblici per il contrasto alla criminalità diffusa. Nell’incontro con i giornalisti Ficarra, parlermitano, ha esordito così: “Da oggi mi sento anche io salernitano. Questa città è una sede molto ambita tra i questori, proprio perchè è una delle più belle città d’Italia. Finora la conoscevo e apprezzavo solo da turista, adesso la comprenderò anche da questore”. Tra gli incarichi più rilevanti, il neo questore ha ricoperto il ruolo di dirigente della Polizia di Frontiera aerea dell’aeroporto Punta Raisi, ha ricoperto poi l’incarico di vice dirigente dell’Ispettorato generale di pubblica sicurezza della Camera dei deputati a Roma, dirigente della Divisione Anticrimine di Agrigento, dirigente Digos di Palermo e vice questore vicario di Messina. Ha assunto l’incarico di Questore di Salerno ieri. “Nulla – ha specificato -sarà lasciato per strada. Partendo da una scala di priorità, cercheremo di realizzare prima gli interventi urgenti e poi quelli che si potranno gestire con più calma. Mi ritengo – ha aggiunto – un funzionario fortunato perchè ho iniziato da agente, passando per tutti i gradi, ricoprendo svariati ruoli e girando in molti territori italiani. Sulla base dell’esperienza che ho maturato in altre regioni e sedi italiane, porterò queste mie conoscenze mettendole a beneficio del lavoro della Questura di Salerno. Sulla criminalità organizzata nelle aree della Piana del Sele e dell’Agro Nocerino-Sarnese, ha spiegato che “ci impegneremo al massimo. Per quanto riguarda la lotta alla criminalità organizzata, la polizia giudiziaria dipende funzionalmente dall’autorità giudiziaria, ma il compito del questore è quello di porre la propria struttura nelle migliori condizioni possibili. Poi sarà stretto il rapporto con l’autorità giudiziaria che mi darà anche i suggerimenti o le richieste su come potenziare o impiegare la struttura in un modo o in un altro, fermo restando che il merito del lavoro dipende dall’autorità giudiziaria. Salerno, così come Avellino, sono due città che – rispetto ad altre – possono stare non dico tranquille, dal momento che non si può mai stare tranquilli, specie anche in Campania, ma moderatamente tranquilli. Faremo il possibile affinchè nella classifica della qualità della vita, soprattutto dal punto di vista dell’ordine pubblico, Salerno possa scalare delle posizioni e arrivare più in alto possibile”.
Articolo pubblicato il giorno 13 Aprile 2018 - 16:57