Caserta. “In molti hanno pensato che il ragazzo che ha sfregiato la professoressa Franca Di Blasio in classe con un coltello provenisse da una famiglia disagiata e in difficoltร economiche. Non รจ cosรฌ. Si tratta di una famiglia piรน che benestante. Il giorno dell’aggressione era appena tornato dalla settimana bianca”. Lo ha detto la preside dell’istituto superiore professionale Majorana-Bachelet di Santa Maria a Vico in provincia di Caserta, Maria Giuseppa Sgambato, a margine della consegna alla professoressa Franca Di Blasio dell’onorificenza come Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Franca Di Blasio fu aggredita, il primo febbraio scorso, da un alunno con un’arma da taglio. “Il ragazzo – ha continuato la preside – si era piรน volte reso protagonista di episodi di bullismo. Dopo un periodo di detenzione ora รจ stato affidato a una comunitร di recupero a Napoli. E’ certamente un ragazzo che deve essere aiutato e al quale serve un supporto psicologico”, ha concluso.
Stamane, il ministro dellโIstruzione, dellโUniversitร e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha consegnato al Miur unโonorificenza come Cavaliere dellโOrdine โAl Merito della Repubblica Italianaโ a Franca Di Blasio, insegnante di italiano e storia allโIstituto superiore professionale Majorana-Bachelet di Santa Maria a Vico (Caserta), aggredita con unโarma da taglio da un alunno. ร stata il ministro Fedeli a richiedere al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lโonorificenza per Franca Di Blasio, โcome forma di riconoscimento per lโimpegno e lโamore profusi ogni giorno nella sua professioneโ. “Quella di Francaโha dichiarato il ministro Fedeliโรจ unโinterpretazione professionale della funzione docente che coglie tutta lโampiezza del delicato ruolo dellโeducatore nella societร moderna. La sua reazione e il suo atteggiamento di fronte allโaggressione da parte di uno studente sono stati di grande responsabilitร formativa ed educativa. Tutta la comunitร scolastica e la societร intera devono riconoscere in lei un modello. Abbiamo richiesto per lei al Presidente Mattarella lโonorificenza che le abbiamo consegnato oggi come giusto tributo alla sua professionalitร . E come monito per noi tutte e tutti, soprattutto in tempi come quelli che viviamo, in cui, purtroppo, continuano a verificarsi episodi di violenza allโinterno della scuola nei confronti delle docenti e dei docenti. Di fronte a questi casi non dobbiamo metterci a pensare a leggi particolari per contrastare lโodio. Le leggi ci sono giร : i genitori che aggrediscono i docenti dei propri figli, oltre ad essere dei pessimi genitori, infrangono delle norme e vanno denunciati e perseguiti secondo la legge. Come ci sono anche sanzioni per quelle studentesse e quegli studenti che infrangono le regole o ricorrono alla violenza: la sospensione e, nei casi piรน gravi, anche la non ammissione allo scrutinio finale. Dobbiamo comunque educare al rispetto e allโassenza di violenza totale nelle relazioni sia dentro la scuola, sia tra adulti. Faccio un vero e proprio appello alle famiglie e alla societร tutta: ripartiamo dal rispetto. Non rispettare le docenti e i docenti, non riconoscere il loro valore, significa non rispettare studentesse e studenti, non riconoscere il valore dei nostri giovaniโ.
Articolo pubblicato il giorno 9 Aprile 2018 - 23:06