Per oltre quarant’anni era rimasto uno spettro senza volto. Ora polizia ed Fbi sembrano davvero vicine alla soluzione di un ‘cold case’, con la cattura di un uomo che pensano sia il mostro che ha terrorizzato la California per anni e anni. Si tratta del famigerato ‘Golden State Killer’, un ex agente di polizia accusato di aver commesso ben 12 omicidi, 45 stupri e 120 rapine, tutti perpetrati in un’area tra le contee di Sacramento e di Orange. A incastrare definitivamente l’assassino sarebbero gli esami del Dna. A confermare la cattura e’ stata la portavoce del Bureau investigativo federale, Angela Bell. Le autorita’ statali hanno poi fatto sapere che sono state proprio le tracce genetiche ritrovate sul luogo di due degli omicidi compiuti nel 1978 a Sacramento a portare all’arresto dell’uomo. Sulla sua testa pendono per ora due capi d’imputazione per omicidio, ma e’ quasi certo che la persona arrestata sia anche l’autore degli altri crimini. L’individuo finito in manette nella contea di Sacramento si chiama Joseph James DeAngelo, e oggi ha 72 anni. La sua descrizione sembra corrispondere perfettamente a quella degli identikit di colui che ha scatenato il terrore nello stato negli anni Settanta e Ottanta. Le ricerche erano ripartite all’inizio di quest’anno, dopo l’uscita di un libro dal titolo “I’ll Be Gone in the Dark”, scritto da Michelle McNamara, autrice che da anni si e’ appassionata al caso del serial killer. Caso sul quale l’investigatore della contea di Contra Costa, Paul Holes, ha lavorato per decenni, affermando il mese scorso che il killer continuava a seguire le notizie riguardanti i suoi crimini cambiando il modo in cui attaccava le sue vittime. “Ha coperto le sue tracce molto bene”, ha detto Holes: “Cio’ di cui pero’ non ha tenuto conto e’ stato l’uso della tecnologia per paragonare il suo Dna con le tracce rinvenute sulla scena del crimine”. L’investigatore ha spiegato quindi che il killer negli anni ha lasciato molte tracce del suo Dna, quele che ora sono servite per identificarlo. Il primo stupro del ‘Golden State Killer’ risale al 18 giugno 1976: la vittima, Jane, stava dormendo con il figlio di 3 anni mentre il marito era gia’ andato al lavoro. A un certo punto un uomo mascherato entro’ nella camera da letto con in mano un coltello da macellaio, lego’ madre e figlio, li bendo’, e poi violento’ la donna. Da quel momento il killer e’ diventato uno degli uomini piu’ ricercati d’America. Ma lui nel frattempo continuava a compiere omicidi, stupri e rapine in diverse comunita’, sempre in California. All’inizio prese di mira donne sole con figli, diventando conosciuto come ‘Original Night Stalker’, poi – sino al 1986 – colpi’ anche diverse coppie all’interno delle loro case. Nessuno era mai stato catturato o identificato, ma secondo i le informazioni diffuse dalle forze dell’ordine il killer avrebbe dovuto avere tra i 60 e i 75 anni. Proprio come l’uomo arrestato. Nel 2001 l’Fbi offri’ una ricompensa di 50 mila dollari a chi avesse fornito informazioni per arrivare al suo arresto.
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