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Picchiato a morte dopo una lite a una festa: arrestato il vero assassino di Antonio Parrella

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Per mesi era sfuggito alla Polizia grazie ad un clima di omerta’ e alle coperture di amici e parenti che lo proteggevano dai sospetti degli inquirenti, ma stamane un giovane, del quale per il momento non sono state rese note le generalita’, e’ stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile della questura di Benevento che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale della citta’ sannita. Deve rispondere di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi. I fatti risalgono al 26 luglio scorso, quando all’esterno di un ristorante di contrada Pini a Benevento fu inseguito e picchiato selvaggiamente un 32enne, Antonio Parrella, che mori’ dopo due giorni di agonia nell’ospedale “Rummo”. Inizialmente fu arrestato per questo omicidio un 28enne, Umberto Sferruzzi, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre inseguiva Parrella assieme ad altre persone. Sferruzzi torno’ in liberta’ per decisione del tribunale del Riesame. Ma le indagini della squadra mobile di Benevento non si sono fermate. E nonostante il pesante clima di omerta’ tra gli invitati alla festa che si stava svolgendo nel locale, i riscontri venuti da testimonianze, intercettazioni e altre attivita’ investigative, hanno permesso di riconoscere l’uomo che aggredi’ violentamente Parrella provocandogli un’emorragia cerebrale letale. L’uomo si trova ora nel carcere di Benevento. Altre 7 persone sono indagate per favoreggiamento. La festa durante la quale si era verificato il brutale pestaggio era di un uomo con precedenti che aveva scelto un ristorante di Benevento per festeggiare il compleanno. Il primo arrestato per quel delitto, Umberto Sferruzzi, e’ comunque il secondo inseguitore della vittima, anche se non l’ha aggredita. Intercettazioni telefoniche e ambientali, ma soprattutto la comparazione degli indumenti indossati dagli ospiti con quelli che si rilevavano dal sistema di videosorveglianza e dai contenuti multimediali dei cellulari sequestrati agli invitati alla festa hanno permesso di individuare il giovane oggi arrestato. Il clima di omerta’ e’ stato tale che una parte dei partecipanti alla festa ha persino negato che la vittima fosse stata aggredita. Invece la minuziosa ricostruzione anche video della Polizia ha mostrato che Parrella e il suo aggressore avevano avuto un alterco sulla terrazza inferiore del ristorante ed era fuggito correndo verso il parcheggio inseguito dall’assassino, ma era scivolato su un leggero pendio. Anche l’arrestato era caduto a sua volta sulla ghiaia del parcheggio, ma si era rialzato, aveva raggiunto Parrella mentre era ancora a terra e l’aveva colpito con forti pugni alla testa e sul corpo e poi gli aveva dato un calcio al torace, mentre altri due invitati cercavano di trattenerlo e allontanarlo dall’uomo a terra. Quattro persone sono ora indagate per favoreggiamento personale tra cui il primo arrestato perche’ hanno aiutato l’arrestato a eludere le indagini e una quinta e’ stata denunciata per aver violato alle prescrizioni della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. 

 (nella foto la vittima Antonio Parrella)


Articolo pubblicato il giorno 10 Aprile 2018 - 08:39


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