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Operaio morto al porto di Salerno: sono 9 gli indagati

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Salerno. Sono nove gli indagati per la morte dell’operaio portuale Lino Trezza. A ricevere l’avviso di conclusione di indagine dopo la fase preliminare sono stati il presidente della cooperativa lavoratori portuali, Antonio Autuori, il presidente del consiglio di amministrazione della Salerno Container, Agostino Gallozzi, in veste di datore di lavoro di Trezza, il responsabile del servizio nonché delegato aziendale per la sicurezza Ermanno Freda, il comandate della motonave Repubblica Argentina, Gioacchino Turdo, il primo ufficiale di coperta Aniello Zambatta, il terzo ufficiale di coperta Cristopher Casancio ed Alessandro Scarfò, addetto alla collocazione e posizionamento dei container. Inoltre il magistrato che seguie il caso ha anche individuato come responsabile la Grimaldi Deap Sea, nelle persone dell’ AD e legale rappresentante Emanuele Grimaldi e Diego Pacella. Per i due il pubblico ministero ha chiesto al giudice l’archiviazione per la responsabilità diretta ma risultato indagati come legali rappresentanti della società che risulta essere proprietaria della motonave interessata all’incidente sul lavoro che costò la vita, nel novembre 2016, a Lino Trezza. E’ stata inoltrata invece richiesta di archiviazione per Vincenzo Verzella, dipendente della Salerno Container Terminal e responsabile dell’officina dove Lino Trezza aveva prelevato il carrello, essendo il mezzo risultato funzionante e senza difetti. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, l’operaio si mise alla guida del carrello portuale a cui risultava agganciato un semirimorchio contenente lastre di marmo per un peso complessivo di 64 tonnellate. Secondo l’ accusa coloro che erano a bordo della motonave avrebbero permesso all’operaio, pur non essendo specializzato, una serie di manovre che portarono ad un violento impatto. Queste condotte, secondo i pm, erano finalizzate a rendere più veloce il carico delle merci.


Articolo pubblicato il giorno 11 Aprile 2018 - 09:19

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