Oltre 4 secoli di carcere per il clan Gallo Cavalieri di Torre Annunziata ma tre variazioni importanti tra cui l’annullamento con rinvio della condanna al boss di “Gomorra”, come oramai è noto alle cronache giudiziarie, Francesco Gallo o’ pisiello, il camorrista che affittò la sfarzosa villa del rione Penniniello alla produzione della serie Sky per la prima serie della fiction in cui fu ambientata casa Savastano. E’ il verdetto dei giudici della Cassazione che hanno fatto calare il sipario per quasi tutti i 49 imputati del cosiddetto processo “Mano nera”.Tutti accusati di associazione di tipo mafioso, traffico internazionale di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi. La decisione più importante riguarda l’annullamento con rinvio della sentenza per il boss Francesco Gallo (che in appello era stato condannato a 18 anni e 8 mesi), detenuto al 41 bis, difeso da Sergio Cola. Sentenza annullata senza rinvio, limitatamente al trattamento sanzionatorio, per il fratello Pasquale Gallo. Difeso dagli avvocati Dario Vannetiello e Ciro Ottobre, la Cassazione ha rideterminato la pena, portandola dai 20 anni inflitti in appello a 17 anni e 8 mesi. Condanna annullata con rinvio e processo da rifare anche per Enrico Gallo, difeso dall’avvocato Leopoldo Perone, che in appello era stato condannato a 8 anni e 10 mesi di reclusione.
Per il resto sono arrivate le conferme delle condanne che erano state inflitte nel settembre di due anni fa dal collegio della VI Sezione della Corte d’Appello di Napoli. In particolare, la Cassazione ha rigettato i ricorsi di Alessandro Caputo, Natale Cherillo, Luigi Genovese e Vincenzo Scarpa, condannandoli al paga- mento delle spese processuali. Dichiarati inammissibili, invece, i ricorsi di tutti gli altri imputati. Dalle indagini era venuto fuori che il clan Gallo Cavalieri di Torre Annunziata acquistava la droga all’ingrosso direttamente dall’Olanda e dalla Spagna per poi essere rivenduta al dettaglio, determinando in questo modo enormi guadagni per la cosca nemica dei Gionta. Il blitz scattò il 4 aprile del 2013, e portò dietro le sbarre ben 76 delle 79 persone oggetto di ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Napoli
TUTTE LE CONDANNE
Enrico Gallo, condanna annullata
Francesco Gallo, condanna annullata
Pasquale Gallo,17 anni e 8 mesi
Caputo Alessandro, 12 anni
Cherillo Natale, 17 anni e 9 mesi
Genovese Luigi, 18 anni e 8 mesi
Scarpa Vincenzo 12 anni
Battipaglia Gallo Vincenzo, 17 anni e 9 mesi
Bucciero Nunzio, 10 anni e 10 mesi
Calabrese Tullio,13 anni e 8 mesi
Cherillo Luca, 8 anni
Colonia Giovanni, 16 anni
Di Fiore Pasquale, 6 anni e 8 mesi
Donnarumma Biagio, 6 anni e 8 mesi
Gallo Francesco, 20 anni
Gallo Francesco 8 anni
Gallo Raffaele 17 anni e 9 mesi
Gallo Raffaele, 12 anni
Gallo Raffaele, 10 anni e 1 mese
Gallo Vincenzo, 17 anni e 9 mesi
Giordano Gabriele, 9 anni e 4 mesi
Giordano Mariagrazia, 11 anni e 4 mesi
Guida Marianeve, 7 anni e 4 mesi
Guida Nicola, 20 anni
Immobile Francesco, 6 anni e 8 mesi
Lamberti Ludovico, 11 anni e 1 mese
La Rocca Carlo, 6 anni e 8 mesi
Malvone Nicola, 8 anni
Malvone Raffaele 8 anni
Malvone Salvatore, 8 anni
Maresca Oreste, 6 anni e 8 mesi
Palumbo Gaetano, 11 anni e 1 mese
Schettino Giuseppe, 10 anni
Sentiero Antonio, 7 anni e 8 mesi
Turi Antonio, 11 anni e 4 mesi
Visiello Francesco, 12 anni e 4 mesi
Visiello Michele, 8 anni
Vitiello Carlo, 10 anni
Articolo pubblicato il giorno 11 Aprile 2018 - 09:41 / di Cronache della Campania