E’ stato sottoposto a un nuovo intervento chirurgico il baby calciatore Luigi Pellegrino, colpito alla testa da un proiettile vagante la vigilia di Natale mentre passeggiava con due amici sul corso di parete, sua città Natale, e rimasto in coma per circa due mesi. Un un intervento programmato ed effettuato nella giornata di ieri all’ospedale di Caserta per richiudere la breccia ossea cranica. Gli specialisti della neurochirurgia dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, infatti, ieri, come riporta l’edizione locale de Il Mattino, hanno operato il ragazzo per richiudere una parte di quelle aperture causate dalla pallottola che entrò nel cranio, oltre alla “finestra” creata dagli stessi medici per la decompressione cerebrale e ridurre l’edema. Un intervento durato diverse ore, ma riuscitissimo. I camici bianchi hanno chiuso con una protesi la finestra utile per la decompressione. La prossima settimana Luigi dovrebbe ritornare a casa e cominciare a riprendere la vita normale. Aveva già effettuato alcuni mesi di riabilitazione neuro-motoria nella clinica specializzata di Telese ed era tornato a casa da circa un mese. Nei giorni scorsi era andato a far visita ai suoi compagni di squadra e il suo allenatore aveva postato sul suo profilo facebook una foto che li ritrae insieme accompagnata da una citazione di Pablo Neruda: “Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno”. Intanto continua ad essere senza un nome e un volto la persona che quel maledetto pomeriggio del 24 dicembre scorso ha esploso dei colpi di pistola nelle vicinanze del centro di Parete colpendo alla testa lo sfortunato Luigi. Le indagini continuano ma l’omertà non consente agli investigatori di fare passi avanti nelle indagini.
Articolo pubblicato il giorno 27 Aprile 2018 - 07:58