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Napoli, uno degli aggressori di Arturo è parente un assassino suicida, il 13enne è il nipote di un boss della Sanità

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Il 15enne arrestato questa mattina dalla polizia a Napoli come componente della baby gang che aggredi’ e feri’ in maniera grave nel corso di una rapina il 17enne Arturo, in via Foria il 18 dicembre scorso, e’ un parente di Arturo Raia, l’uomo che accusato dell’omicidio di Claudio Taglialatela, ucciso l’8 dicembre 2003 a 22 anni in corso Umberto a Napoli durante una rapina. Raia fu fermato dai carabinieri l’8 gennaio 2004, e prima della convalida del fermo, si tolse la vita impiccandosi nel bagno del carcere con un lenzuolo legato a un tubo per l’acqua. Taglialatela all’epoca dei fatti era ritenuto vicino al clan Mazzarella, egemone nella zona orientale di Napoli. Tra i ragazzi individuati c’e’ anche uno di 13 anni, all’epoca dei fatti addirittura 12enne, che per gia’ dell’eta’ non e’ imputabile; il ragazzino e’ imparentato con un boss del rione Sanita’, stesso quartiere da dove provengono gli altri due presunti aggressori minorenni di Arturo in carcere, uno a Nisida e l’altro ad Airola.


Articolo pubblicato il giorno 6 Aprile 2018 - 16:01

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