Napoli. I carabinieri della stazione di Secondigliano, hanno arrestato un 26enne del rione Amicizia, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip di Napoli. La misura cautelare si riferisce a due truffe aggravate ai danni di anziane consumate a gennaio e febbraio e a seguito delle quali sono state intraprese indagini che hanno portato a un grave quadro indiziario a carico del 26enne, poi condiviso dall’autorità giudiziaria.Il 16 gennaio la prima vittima viene contattata dal ‘nipote’ che la informa che sta arrivando un ‘corriere’ e le chiede di anticipare mille euro. Poco dopo arriva il ‘corriere’ in questione, lascia il pacco e prende il contante. Qualche minuto dopo una chiamata identica in cui lo stesso ‘nipote’ dice che sta arrivando un altro ‘corriere’ per una seconda consegna: la nonna prepara i 1.200 euro e, quando giunge l”addetto’, c’è il secondo scambio. Ma il ‘nipote’, non soddisfatto, fa una terza telefonata chiedendo alla signora se può consegnare al ragazzo che le avrebbe bussato di lì a poco altri duemila euro per una terza e ultima consegna e la donna, anche in questa occasione, dà nelle mani del ‘corriere’ gli altri duemila euro. Le consegne sono terminate e la nonna telefona al nipote – vero – per rassicurarlo di aver ricevuto tutte le borse che aspettava. A quel punto si scopre che era tutto un inghippo e il giovane è costretto a dire alla nonna che era stata appena truffata.
I militari dell’Arma hanno poi accertato che lo stesso malvivente aveva commesso un’altra truffa, a distanza di pochi giorni, l’8 febbraio. Anche in questo caso aveva chiamato un’anziana fingendosi il ‘nipote’ e, dopo la telefonata, aveva bussato a casa della donna il ‘corriere’. Era avvenuto lo scambio del pacco col contante e il truffatore aveva raggranellato mille euro.La signora, insospettita, aveva anche telefonato al numero da cui era stata contattata ma, ricevendo la risposta del ‘nipote’, si era persuasa. Dopo lo scambio, però, aveva chiamato il figlio che, a sua volta si era confrontato con il nipote della vittima svelando così la truffa.Le descrizioni, oltre che il modus operandi, coincidono e le telecamere della seconda vittima forniscono la prova del nove. Le vittime, inoltre, lo hanno riconosciuto nelle foto. Raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare, il giovane è finito ai domiciliari.
Articolo pubblicato il giorno 26 Aprile 2018 - 17:05