La famiglia Russo ha deciso di offrire una ricompensa a coloro che forniranno notizie utili sui tre napoletani scomparsi in Messico. L’annuncio in lunga spagnola e firmato da Francesco Russo, uno dei figli di Raffaele Russo, compare sulla pagina facebook “Liberate i Napoletani in Messico”. Il giovane era presente a Tecalitlan dello Stato di Jalisco quando il padre, il fratello Antonio e il cugino Vincenzo Cimmino sono stati ‘rapiti’ il 31 gennaio scorso e consegnati da un gruppo di poliziotti corrotti nelle mani dei criminali del Cartel Jalisco Nueva Generation. Due mesi senza avere notizie nonostante l’interessamento, e non altro, del Governo Italiano che la scorsa settimana ha inviato il sottosegretario Vincenzo Amendola e il console italiano a parlare con le autorità di polizia e giudiziarie messicane. Le notizie che arrivano dal Sud America sono sempre molto frammentarie e non vanno per niente nella direzione di una svolta investigativa. E allora ecco che è arrivata la decisione di Francesco Russo, che pochi giorni dopo il rapimento dei suoi congiunti ha preferito lasciare il paese. Una ricompensa per chi notizie certe sulla vicenda. nei giorni scorsi parlando con la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ aveva raccontato di persone che lo stavano telefonando dicendo di avere notizie e alla sua richiesta di sentire la voce dei familiari dall’altro capo del telefono con voce camuffata qualcuno diceva “Fighlio, fighlio, aiutami”. Era evidente che si trattava di sciacalli in cerca di soldi. Ora Francesco ha però ufficializzato la volontà della famiglia di mettere una ricompensa. Mentre la mamma, Silvana Esposito, e gli altri familiari sembrano sempre più decisi a partire per il Messico per seguire da vicino le ricerche e l’inchiesta. Dopo la seconda fiaccolata, organizzata dal comitato delle Case Nuove, il quartiere di Napoli dove risiedono i Russo e dopo la solidarietà ricevuta ieri nel corso delle celebrazioni della Madonna dell’Arco la famiglia Russo è sempre più decisa a cercare da solo la verità. Dal Messico, dopo aver cercato di gettare fango sui tre napoletani, parlando di legami con i narcos e mostrando foto con gente armata che altri non erano che contadini. ora arrivano altre indiscrezioni. Secondo alcune fonti investigative, i tre non sarebbe stati soli: con loro ci sarebbe stati un altro napoletano, un romeno e una venezuelana. Al momento sono in corso approfondimenti su questa vicenda Inoltre, sarebbe in corso di approfondimento anche la denuncia a suo tempo presentata da Francesco Russo, figlio di Raffaele che conteneva una breve telefonata ricevuta dal cugino Vincenzo Cimmino mentre era già in mano ai sequestratori in cui attraverso un linguaggio cifrato militare si parlava dei tre napoletani. Si tratta di notizie non di prima mano. L’avvocato Falleti, legale della famiglia, parlando con le autorità italiane aveva fatto sapere nei giorni scorsi che i tre dovrebbero essere ancora vivi e nelle mani dei sequestratori ma su questo punto la Farnesina ha subito frenato. E allora di fronte a questo balletto di notizie la famiglia Russo interviene in prima persona promettendo una ricompensa a chi fornisce informazioni utili mentre si si prepara alla probabile partenza
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