Non è ancora finita. È questo il mantra che aleggia a Castel Volturno in casa Napoli, con gli azzurri già al lavoro questa mattina per preparare la sfida di mercoledì sera contro l’Udinese valida per il turno infrasettimanale. Lo 0-0 di ieri contro il Milan brucia ancora, un pari costato il -6 dalla Juventus e che ha palesato ancora una volta le difficoltà a macinare gioco e a finalizzare le palle gol create, ormai una costante delle ultime giornate di campionato.SPERANZA AREK – Con Insigne poco lucido, Callejon in difficoltà e soprattutto un Dries Mertens lontano dai fasti del girone d’andata, l’ultimo barlume di speranza per i tifosi azzurri si riassume in due parole: Arek Milik. Da quando è tornato dall’infortunio il bomber polacco è cresciuto di partita in partita, un miglioramento fisico e mentale coinciso anche con le sue prestazioni in gara: dai pochi minuti giocati con Roma, Inter e Genoa si è passati prima ai 25′ giocati col Sassuolo (con tanto di traversa colpita), poi ai 24′ col Chievo con il gran gol di testa nel finale che ha innescato la rimonta, e infine i 24′ giocati ieri contro il Milan, quando solo un miracolo di Donnarumma gli ha negato la gioia della rete.VERSO IL MONDIALE – È dai suoi piedi che passerà gran parte del finale di stagione del Napoli, con Sarri che sta pensando seriamente di lanciarlo dal primo minuto già contro l’Udinese, per poi riproporlo come arma a gara in corso nel big match di domenica contro la Juve che molto probabilmente deciderà le sorti dello scudetto. D’altronde Arek lo aveva detto in una recente intervista ad una tv polacca: “Voglio giocare il più possibile, mettere minuti nelle gambe e arrivare al top a giugno per giocarmi il Mondiale in Russia con la mia Polonia”. Finora tutto procede per il meglio e il doppio infortunio ai legamenti sembra ormai alle spalle: tutta Napoli spera in un finale da protagonista, così da programmare la prossima stagione sapendo di poter contare su un Milik al 100% della forma.SARRI E IL FUTURO – Ma se Arek sarà un punto fermo del futuro, resta invece l’incognita su Maurizio Sarri, che anche ieri nel post-partita col Milan è tornato a parlare della questione rinnovo: “Non si tratta di un problema economico, un contratto in essere c’è – ha ribadito ai microfoni di Sky – Se ho la sensazione di poter far contento questo popolo rimarrò volentieri, altrimenti lo farò meno volentieri”. Tradotto: resterò solo se ci sarà un progetto vincente e avrò la certezza di poter far bene con un progetto all’altezza e una rosa adeguata. De Laurentiis ascolta e prende nota, ma bisognerà attendere ancora qualche settimana prima di mettere la parola fine a questa storia. Prima c’è l’Udinese da affrontare e poi uno scontro diretto da giocare senza timore. Anche perché, come ripetono ancora da queste parti, il campionato non è ancora finito”.
Articolo pubblicato il giorno 16 Aprile 2018 - 20:25