C’è l’ipotesi investigativa dei signori del racket in azione nella zona di calata Capodichino a Napoli nel quartiere Arenaccia controllato dal potente clan Contini dove l’altro giorno è finito nel mirino un laboratorio di calzature al civico 12/A. Tre colpi di pistola esplosi ad altezza d’uomo, e dunque potenzialmente capaci di uccidere. Tre proiettili per intimidire. Il titolare e il figlio si trovavano ancora all’interno dell’attività. Nel giro di pochi istanti, giusto il tempo di prendere la mira e puntare alla vetrina. La buona sorte ci ha messo una mano: una fortunata coincidenza ha fatto sì che in quel momento non ci fosse nessuno, due clienti erano appena usciti ed i titolari – padre e figlio – si erano spostati nel locale retrostante. Il commando era in sella a una moto e avevano il volto coperto da caschi. I due artigiani, scampato il pericolo, hanno avvertito le forze dell’ordine che arrivate sul posto hanno repertato i bossoli che si erano conficcati nelle pareti del laboratorio.Padre e figlio hanno raccontato di non aver subito mai minacce ne richieste estorsive. Le indagini dei carabinieri sono indirizzate sul clan Contini. Si stanno guardando le immagini delle telecamere pubbliche e private poste lungo la zona per avere riferimenti visivi utili a risalire agli autori del raid intimidatorio.
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