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Napoli, Parco dei Murales: il territorio dove l’arte fiorisce e protegge

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Si intitola ” ‘O sciore cchiù felice”, il fiore più felice (anche titolo di una suggestiva canzone degli Almamegretta), la settima opera di street art realizzata nel Parco dei Murales di Ponticelli (Napoli Est) dall’artista piemontese Fabio Petani, dedicata al valore e alla conoscenza del territorio ed ispirata alla ricerca di Aldo Merola, botanico tra i più rilevanti direttori del Real Orto Botanico di Napoli, a cui sono intitolati il complesso residenziale e il lungo Viale che costeggia il Parco stesso e la verdissima Villa Comunale Fratelli De Filippo. Questa nuova fase del progetto ha visto il coinvolgimento di bambini, ragazzi e famiglie del Parco dei Murales, che sono stati partecipi di una visita guidata al Reale Orto Botanico di Napoli, in particolar modo alla maestosa Serra Merola. Un viaggio di conoscenza durante il quale i partecipanti hanno scoperto storia e caratteristiche di piante rare e bellissime, fotografando e poi disegnando durante un successivo laboratorio tutto quanto di maggiore stupore. Gli elaborati sono stati inviati all’artista, il quale da essi ha così preso spunto per l’utilizzo di diversi colori, in particolar modo del giallo e del viola, le tinte più fotografate, e di alcune forme, in particolare del cerchio, per via delle corolle tanto apprezzate dai piccoli visitatori. Creatività partecipata anzitutto per i minori che punta a rigenerare coscienza, identità e autostima nei più giovani. Il fiore più felice, dunque, è quello capace di costituire il proprio territorio dove maggiormente saprà trarne gioia, beneficio e nutrimento. Protagonista della grandissima opera è un Gigaro Chiaro (Arum Italicum), specie a distribuzione mediterranea, presente nel Vallone di San Gennaro, che fiorisce a marzo, quando l’opera d’arte è stata avviata. Nell’antichità, il Gigaro era considerata una pianta magica, apotropaica, capace di allontanare gli spiriti maligni. Proprio per questo veniva posto nelle culle per proteggere i neonati e si diceva potesse donare amore a chi in amore era più sfortunato. Questo l’omaggio speciale al Parco dei Murales e, soprattutto, ai suoi giovanissimi abitanti. A seguire, dal gigantesco Gigaro dipinto giovani studenti di istituti locali trarranno spunto grafico per elaborare infine il logo ufficiale del Parco.
Fabio Petani, classe ’87, è nato a Pinerolo. Dopo la laurea in Beni Culturali, si è avvicinato al panorama artistico torinese ed è attualmente membro dell’Associazione per la Creatività Urbana “Il Cerchio e le Gocce”. Tutti gli interventi dell’artista sono ispirati alla flora e si mescolano armonicamente con elementi geometrici e architetture industriali. L’importanza del legame fra le opere, la materia e il contesto rispecchia l’intenzione di realizzare un racconto tra arte e natura attraverso la chimica.
Inward Osservatorio sulla Creatività Urbana, ideatore e curatore del programma di riqualificazione artistica e rigenerazione sociale Parco dei Murales, ha prodotto la nuova opera in partnership con Linvea e grazie alla collaborazione del Real Orto Botanico di Napoli – Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Inward è un osservatorio nazionale sulla creatività urbana che svolge ricerca e sviluppo nell’ambito della creatività urbana, operando nei settori Pubblico, Privato, No Profit ed Internazionale. Le sue otto Unità operative – Governi, Università, Artisti, Aziende, Associazioni, Sociale, Europa, Mondo – lavorano con diverse Piattaforme permanenti. A Napoli, oltre al Parco dei Murales, Inward ha curato la realizzazione di grandi opere come “Gennaro” e “Diego” di Jorit AGOch, “Giancarlo” degli Orticanoodles e gli interventi artistici nelle stazioni della rete ferroviaria EAV Regione Campania, da Circumwriting (2004) alle opere in corso.


Articolo pubblicato il giorno 6 Aprile 2018 - 10:40 / di Cronache della Campania

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