Ennesima stesa di camorra a Napoli. Gia’ sabato scorso, a Forcella, in piazza Calenda, nel cuore di Napoli, i sicari avevano fatto fuoco cinque volte contro l’abitazione di un pregiudicato legato al clan Giuliano, gli ex boss della zona adesso quasi tutti in carcere. Domenica una sparatoria e’ stata segnalata a San Giovanni a Teduccio, quartiere orientale della citta’. La ‘stesa’, raid con spari in aria per strada, e’ avvenuta in via Sorrento, nei pressi dell’abitazione di un pregiudicato piu’ volte finito nel mirino dei pistoleri, dato che contro di lui sono state organizzate ben quattro spedizioni. Si tratta di Sergio Grassia, ex uomo di fiducia del boss Ciro Rinaldi detto my way, arrestato due settimane fa quale mandante dell’omicidio di Raffaele Ultimo Cepparulo e dell’innocente, Ciro Colonna avvenuto il 7 giugno del 2016 in un cicrolo privato al Lorro 0 di Ponticelli. Grassia negli ultimi tempi si sarebbe allontanato dal clan Rinaldi. In una delle stese contro la sua abitazione, quella del pomeriggio del 31 dicembre, fu ferito per errore un ragazzino di 12 anni affacciato alla finestra dell’abitazione di un suo parente. Non si esclude che la sparatoria di San Giovanni a Teduccio sia collegata a quella di Forcella per una serie di accordi tra clan. In particolare i Rinaldi e Giuliano contro i Mazzarella da sempre in combutta per la spartizione del territorio sia del centro città sia della zona Orientale. L’arresto di Rinaldi deve aver dato di nuovo slancio ai Mazzarelliani dopo che il mese scorso in un precedente blitz finirono in carcere in 10 tra cui il boss Francesco Mazzarella mentre risultano ancora latitanti il reggente Salvatore Fido e altri due affiliati. Ma nonostante la mazzata ricevuta dallo Stato il clan Mazzarella continua nella sua guerra contro i Rinaldi: Tra il due e tre marzo scorso infatti ci sono stati due stese, una sempre in via Sorrento dove fu ferito un anziano innocente e una secondo in vico Soprammuro nei pressi di piazza Mercato sempre in zona Rinaldi.
Il gruppo grazie a Ciro Mazzarella, al latitante Salvatore Fido latitante e al cosiddetto uomo nero” di San Giorgio a Cremano ha in mano il controllo degli affari illeciti da Portici, san Giorgio a Cremano e una buona parte della zona orientale di Napoli fino a piazza Mercato. Gli investigatori stanno monitorando anche la situazione di Ponticelli dopo l’arresto di Michele Minichini e della matrigna Anna De Luca Bossa, anche loro coinvolti nel blitz per il duplice omicidio Cepparulo-Colonna
Articolo pubblicato il giorno 2 Aprile 2018 - 18:56