E’ il sesto morto per meningite dall’inizio dell’anno tra Napoli e la provincia anche se i medici invitano a non alimentare alcun allarme o psicosi da malattia. Si chiamava Gaetano De Rosa e aveva 38 anni. Era di San Giovanni a Teduccio. E’ morto ieri mattina in ambulanza prima di arrivare al Loreto Mare dove era diretto. La notizia della sua improvvisa morte ha gettato nello sconforto familiari e amici che lo ricordano sulla sua pagina facebook come una persona generosa e sempre disponibile. Gaetano era grande tifoso del Napoli e sul social network gli amici hanno postato le foto dell’esultanza ai gol degli azzurri. la tragedia, come riporta Il Roma, si è consumata ieri mattina poco dopo le 7. I medici erano stati allertati da una telefonata di un familiare dell’uomo, avevano preannunciato l’arrivo di un paziente con sospetta meningite per cui era anche stato attivato il protocollo del caso. Purtroppo il 38enne non ce l’ha fatta. L’uomo, che abitava in via Nuova Villa a San Giovanni a Teduccio, il giorno prima era anche andato a Villa Betania. Aveva febbre alta e problemi respiratori. Ma dopo alcune ore in osservazione era stato dimesso. Le sue condizioni, come hanno raccontato sempre i familiari, si erano aggravate nella serata di venerdì, fino ad arrivare alla mattinata di ieri quando era stato allertato il 118. Ma al Loreto Mare, Gaetano De Rosa, è giunto già morto. Il magistrato ha ovviamente disposto il sequestro delle cartelle cliniche, sia di Villa Betania che del Loreto, ed ha disposto l’esame autoptico per accertare le cause della morte. Per cui al momento e fin quando non si avranno i risultati delle analisi bisogna ancora parlare di sospetto caso di meningite.
Se le analisi confermeranno la morte per meningite quella di Gaetano De Rosa sarebbe il secondo caso in pochi giorni dopo la morte del 16enne di Marano. Una situazione che sta alimentando preoccupazione nella popolazione e la corsa all’acquisto di antibiotici. L’altro giorno Carlo Tascini, primario dell’unità di emergenze infettivologiche a indirizzo neurologico del Cotugno aveva spiegato: “Nessun allarme ogni anno registriamo circa 25 casi con una concentrazione più alta nei mesi invernali. In ogni caso la guardia, per questo tipo di malattia, non va mai abbassata agendo innanzitutto sulla prevenzione che anche in questo caso si ‘chiama’ vaccinazione”.
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