Napoli. “Sono stati assegnati a compiti burocratici e non operativi” i due poliziotti motociclisti della Questura di Napoli ripresi in un video diventato virale sul web mentre prendono a schiaffi e insultano un giovane fermato dopo un inseguimento. Lo rende noto il questore Antonio De Iesu. Sulla vicenda e’ in corso un’indagine della Procura. “Stiamo istruendo una procedura disciplinare, che ha i suoi tempi” ha aggiunto il questore. De Iesu subito dopo la diffusione del video annuncio’ provvedimenti rigorosi. “Non accettiamo processi sommari, Napoli è una città difficile in cui è perfettamente inutile fingere che le comuni regole civili e legali, il più ovvio buonsenso appartengono ai più”. Così Domenico Pianese, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, ha scritto in un comunicato dopo le polemiche seguite alla diffusione di un video nel quale due poliziotti del Nibbio schiaffeggiano un giovane fattorino che non si era fermato all’alt.
“A Napoli si combatte una guerra quotidiana che fa decine di vittime, non c’è giorno in cui non si spari nelle strade, non c’è giorno in cui i poliziotti non mettano a rischio la propria vita. Quanto estrapolato da poche brevi immagini deve essere accertato nei modi previsti, e non accettiamo processi sommari nei confronti di chi giornalmente mette la propria stessa vita al servizio dei cittadini per difenderli da un’aggressione criminale sempre più cruenta. Non accettiamo processi sommari, e neppure le immancabili reprimende dettate più dalla volontà di schierarsi dalla parte della ‘critica a prescindere’ che dalla conoscenza dei fatti e della realtà in cui essi avvengono” scrive Pianese. “Non si può prescindere dall’accertare cosa sia realmente accaduto, in maniera compiuta, per avere una ricostruzione completa che consenta una valutazione dei fatti; non si può prescindere dalla reale e profonda conoscenza del contesto sociale in cui si svolge l’attività di donne e uomini che quando vanno in strada sanno perfettamente di potersi trovare di fronte a qualsiasi cosa, a pericoli che per i più sarebbero inimmaginabili, a situazioni che solo all’apparenza sembrano banali e persino innocue ma che, la storia ce lo insegna, arrivano ad avere conseguenze tragiche e gravissime. E’ bene ricordare che a poche ore di distanza dal momento in cui volava un inopportuno schiaffo contro un soggetto che era appena scappato all’alt fregandosene di avere di fronte dei Poliziotti, in una delle vie centrali della città, invasa da centinaia di persone inermi, sono stati esplosi ben sette colpi di arma da fuoco forse addirittura per una banale questione di viabilità. Questa è Napoli, ed è perfettamente inutile fingere che si tratti di una città in cui le comuni regole civili e legali, le più condivise convenzioni sociali, il più ovvio buonsenso appartengano ai più. E’ una delle città più importanti d’Italia, e aggiungiamo anche una delle più belle e con maggiori potenzialità, ma è ancora letteralmente schiacciata da una vera e propria barbarie che dilaga nei comportamenti criminali e antisociali che mettono a dura prova tutti, primariamente gli Appartenenti alle Forze dell’ordine che combattono giornalmente, e sono pochi, sguarniti, senza mezzi adeguati, con un’età troppo elevata, senza tutele, senza supporti, ma a cui si chiedono quotidianamente veri miracoli”.
Proprio per accertare i fatti, la Procura di Napoli ha già aperto un’inchiesta affidata ai pm di turono Cristina Ribera e Sergio Amato. Francesco De Fabio, il 19enne fattorino, è stato già sentito dagli inquirenti Ha raccontato di quello sputo in faccia da parte di uno dei due agenti, non ha scelto per ora di sporgere querela. “Sono rimasto male. Ma non ce l’ho con quei poliziotti. Se dovessero chiedermi scusa, accetterò le scuse” ha detto il ragazzo che dice si essersi sentito umiliato. Presto verranno sentiti anche i due poliziotti, uno dei due – quello più violento che ha tirato quattro schiaffi al ragazzo e gli ha anche sputato in faccia, era stato condannato a due anni (reato prescritto), per sequestro di persona nel processo sulle violenze ai manifestanti nella caserma Raniero durante il Global Forum del 2001. L’episodio di venerdì pomeriggio filmato da un testimone oculare in via Eletto Starace, resta molto grave, nonostante le difficoltà oggettive che le forze dell’ordine hanno ogni giorno in una città difficile. Lo stesso questore Antonio De Iesu ha denunciato con tempismo quanto accaduto. I due poliziotti hanno consegnato già una relazione riservata al dirigente dell’ufficio prevenzione generale che il questore ha già letto, ma la loro posizione è molto difficile anche perché, è stato accertato, i due agenti non erano intervenuti nella zona di piazza Nicola Amore per una segnalazione di scippo. Tutto è successo perché Francesco, come la maggior parte dei ragazzi napoletani, venerdì pomeriggio non indossava il casco e non si è fermato all’alt per non farsi multare. Dunque gli agenti sapevano bene di avere di fronte non un possibile pericoloso rapinatore, ma un ragazzo indisciplinato, come tanti se ne vedono a napoli. Dunque la reazione è stata eccessiva, lo stesso questore De Iesu l’ha definita “incapacità di controllo della propria emotività”. In tal senso, potrebbero differenziarsi le posizioni dei due poliziotti. Il primo, che dopo aver tirato uno schiaffo a Francesco si è fermato. Il secondo invece ha continuato a schiaffeggiare il fattorino, ingiuriandolo e sputandogli in faccia. E’ lo stesso poliziotto che era stato accusato di sequestro di persona durante il Global Forum ed era stato denunciato per violenza da un fermato, tanto che era stato trasferito da un commissariato del centro storico all’ufficio prevenzione generale. Aldilà degli accertamenti della Procura, i due rischiano un procedimento disciplinare.
Articolo pubblicato il giorno 9 Aprile 2018 - 13:26