Una percussione dalla trequarti, un triangolo con Higuain, poi l’infilata in area tra due difensori avversari e un destro chirurgico sul palo lontano. Fu cosi’ il primo gol di Dries Mertens in maglia azzurra, nell’ottobre 2013, contro la Fiorentina al Franchi. Un gol da attaccante che forse poteva far capire le doti da prima punta del belga, all’epoca relegato sulla sinistra a fare turn over con Insigne. Quasi cinque anni dopo Mertens e’ il titolare dell’attacco del Napoli nello sprint per lo scudetto contro la Juve. Da allora di gol il folletto belga ne ha segnati 89 ma nelle ultime settimane ha perso il ritmo: non segna dal 3 marzo scorso, quasi due mesi di digiuno in una stagione comunque positivissima ma non sui numeri stellari dello scorso anno, quando chiuse il torneo a 28 gol. Alla stessa giornata, lo scorso anno, Mertens aveva gia’ fatto 22 reti, per ora e’ invece fermo a quota 17. Una quota che il folletto belga vorrebbe rimpinguare gia’ da domenica, quando partira’ favorito per una maglia da titolare nel ballottaggio con Arek Milik. Mertens e’ diffidato, dovra’ tenere la testa fredda ma il piede caldissimo per far esplodere di entusiasmo gli oltre 10mila napoletani che sono attesi a Firenze e riprendersi un ruolo da stella nel sogno scudetto del Napoli. Un sogno che tutti i napoletani vivono e che da oggi il Napoli racconta attraverso la piattaforma Dugout, che va alla ricerca del dietro del quinte del calcio: “Napoli a football city” e’ il titolo del viaggio per immagini e voci lanciato oggi, con interviste a ex calciatori azzurri ma anche alle stelle di oggi come Marek Hamsik che racconta: “Qui si parla di calcio sempre, se vado al cinema, al ristorante, al bar, sento sempre una conversazione di calcio. I napoletani vivono di questo”. E dei tifosi ha parlato anche Kalidou Koulibaly: “Dopo la vittoria contro la Juventus – ha detto alla stampa francese – non abbiamo piu’ nulla da perdere per la volata scudetto, dobbiamo vincere sempre e quindi gia’ a partire da Firenze. Lo scudetto sarebbe un traguardo storico perche’ manca a Napoli dal 1990 e ce la metteremo tutta per raggiungerlo. Siamo contenti del percorso che stiamo facendo. Tantissimi tifosi ci hanno accolto a Capodichino dopo la gara vinta a Torino e ci siamo resi conto di cosa accadrebbe in caso di trionfo finale”.
Articolo pubblicato il giorno 26 Aprile 2018 - 23:30 / di Cronache della Campania