E’ bastata una pietra per ostruire il traffico veicolare di un’importante arteria di transito e limitare l’accesso alla Valle dei Mulini, una delle oasi più belle e gettonate oasi del nostro territorio regionale per storia e bellezza paesaggistica. E’ paradossale l’inedia a cui assistiamo a oltre due settimane dalla frana di un costone di collina che ha investito un tratto della statale 269, nei pressi del Comune di Gragnano. E’ accaduto il 25 marzo scorso, a seguito di temporali che hanno investito l’intera area. Soltanto per un caso non si è registrata una tragedia, tenuto conto che quello stesso tratto è percorso quotidianamente da studenti, pendolari e autotrasportatori. Un evento prevedibile e annunciato da denunce e segnalazioni dei residenti, che da mesi invocano la messa in sicurezza dell’area oggetto del crollo. Di quella frana oggi resta il ricordo di un masso, piazzato al centro della carreggiata, che da 15 giorni impedisce il transito di auto e camion”. E’ quanto denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo, firmatario di un’interrogazione a risposta scritta alla giunta regionale per chiedere “se sono stati destinati fondi al Genio civile per la messa in sicurezza dell’area interessata dalla frana ed il ripristino della viabilità e se sia a conoscenza degli interventi da predisporre e con quale cronoprogramma”.
Articolo pubblicato il giorno 9 Aprile 2018 - 19:55 / di Cronache della Campania