Un gommone, pneumatici, ciabatte da mare, reti da pesca, pezzi di barche, reti di metallo, materiale di risulta edile, bottiglie di plastica e vetro, cassette di polistirolo principalmente da agricoltura. Un ricco bottino di rifiuti, con oltre 150 di sacchi riempiti dai 200 volontari di Legambiente che stamattina hanno partecipato alla pulizia della spiaggia a destra del fiume Volturno-Castel Volturno nell’ambito dell’anteprima nazionale di “Spiagge e fondali Puliti – Clean up the Med”, la storica campagna di volontariato ambientale che si svolgerà a fine maggio in Italia e in tutto il Mediterraneo e dedicata alla pulizia degli arenili e dei fondali.
L’iniziativa è stata promossa da Legambiente Campania e Comune di Castel Volturno in collaborazione con le Capitanerie di Porto- Guardia Costiera di Castelvolturno e Pozzuoli, il Sindacato Italiano Balneari e la partecipazione dell’ Istituto Professioniale Marconi di Giugliano e Isis Vincenzo Corrado di Castel Volturno e di numerose associazioni del territorio.
“Una giornata di mobilitazione e di volontariato – commenta Mariateresa Imparato, presidente regionale Legambiente- per ridurre il problema dei rifiuti in plastica nei mari, sulle spiagge come nei fiumi, un fenomeno grave dal punto di vista ambientale, economico e turistico e che necessita l’urgenza di mettere in atto programmi concreti per la loro progressiva riduzione. Il primo passo è comprendere che il rifiuto che arriva nel mare è un rifiuto mal gestito sulla terraferma e di conseguenza occorre agire proprio su questa filiera, potenziando la raccolta differenziata, le politiche di prevenzione e la ricerca scientifica e raccogliendo la sfida dell’economia circolare. Su questo- conclude Imparato di Legambiente – ci aspettiamo dalla Regione Campania anche un repentino cambio di passo sia nell’attuare e completare i progetti già in atto su questi temi, sia nel farsi promotrice di iniziative legislative a tutela del mare come fatto da altre regioni a partire dalla Toscana”.
Legambiente ricorda che la quasi totalità dei rifiuti, in una percentuale che oscilla tra l’80% e il 90%, è composta da plastica, che persiste nell’ambiente per centinaia di anni e accumula sostanze tossiche. Si tratta di rifiuti che creano problemi economici, ambientali e alla fauna marina, ma possono anche finire sulle nostre tavole visto che le microplastiche (generate anche dalla frammentazione dei rifiuti più grandi), vengono facilmente ingerite dai pesci. Se poi i sistemi di depurazione non ci sono o sono inefficienti, come denunciamo da anni con Goletta Verde, tutto quello che buttiamo nel WC finisce in mare.
#advanceampads0#L’azienda S.R.I. Società Recupero Imballaggi, azienda del settore dell’economia circolare, ha garantito il recupero dei materiali raccolti in spiaggia.
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