Svolta nel giallo di Antonio Alexander Pascusso, studente 18enne di Buonabitacolo, in provincia di Salerno, scomparso da casa il 6 aprile e trovato morto sabato pomeriggio sul greto del torrente Peglio. I carabinieri di Sala Consilina hanno fermato un coetaneo della vittima, incensurato. Apprendista macellaio, ha confessato di aver ucciso Antonio Alexander Pascuzzo con sette coltellate per impossessarsi di un modesto quantitativo di marijuana. L’arma è stata sequestrata e domenica mattina sul corpo del ragazzo verrà effettuata l’autopsia. Sotto choc gli abitanti di Buonabitacolo, borgo campano di 2500 anime in cui vivevano sia la vittima che il presunto omicida.Il decreto di fermo di indiziato di delitto, eseguito dai carabinieri, è stato emesso dalla procura della Repubblica di Lagonegro a Potenza, città in cui ora il 18enne si trova in carcere. Per il giovane, interrogato tutta la notte e di cui non è stato diffuso il nome, le accuse sono di omicidio volontario con occultamento di cadavere pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà e rapina aggravata. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, avrebbe trascinato il corpo esanime del coetaneo dopo averlo ucciso per circa 50 metri, gettandolo in un dislivello di 5 metri sul greto del corso d’acqua.Antonio Alexander sarebbe stato ucciso la sera stessa della sua scomparsa. Di lui non si avevano più notizie dalle 22.30 di venerdì 6 aprile. A condurre a lui i soccorritori è stata l’analisi dei tabulati del traffico telefonico e delle celle Cbs. Le ricerche, attivate dai carabinieri e dalla procura di Lagonegro, in collaborazione con la protezione civile e i vigili del fuoco, sono andate avanti per giorni. Fino alla macabra scoperta: il corpo senza vita dello studente è stato trovato in avanzato stato di decomposizione sulle rive del torrente Peglio a Buonabitacolo con sette coltellate tra il torace e la schiena.”Pensare che in un piccolo paese come il nostro possa consumarsi un omicidio così violento ed efferato è una condizione che sconcerta”, scrive su Facebook il sindaco di Buonabitacolo Giancarlo Guercio. “Ho visto la paura negli occhi dei miei concittadini”, continua. Per il primo cittadino “va intrapresa un’azione seria, senza demagogia o scusanti. Ognuno deve fare la sua parte, io per primo. E lo faremo”. Infine rivolge un messaggio alla giovane vittima: “Il mio ultimo e più profondo pensiero va al giovane Antonio Alexander che, dopo una vita di peregrinazioni e sofferenze, ha trovato quel tipo di morte qui da noi”.
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