Nocera. Filomena era la sua ossessione l’amava alla follia. Le aveva lasciato anche una scritta sul muro del palazzo “Mena ti amo F. S”, come i ragazzini alla prima cotta. E quella follia, quella sua mania di persecuzione, quella sua gelosia lo hanno portato alla morte. Fabrizio Senatore, autotrasportatore di 43 anni di Salerno, separato e padre di una bambina, è morto la notte scorsa in via Fiuminale a Nocera, la strada dove abita la sua amata, travolto e ucciso dall’auto del nuovo amico della donna. Domenico Senatore, 30enne, pure lui separato e padre di due figli. E’ in stato di fermo per omicidio volontario ma ha continuato a difendersi sostenendo che si è trattato di un incidente e che Fabrizio lo aveva aggredito e nella fuga per errore lo aveva travolto con la sua auto schiacciandolo contro il muro.
Il suo avvocato, Armando Lanzione, nega il movente della pista passionale. Era la seconda volta che Domenico Senatore e Mena si vedevano. Sabato sera avevano preso un caffè in un bar nelle vicinanze poi la donna era stata accompagnata a casa. E in quel momento che avviene la tragedia. Compare Fabrizio all’improvviso, che secondo il racconto del 30enne fermato, lo avrebbe aggredito. Il salernitano nella sua mania aveva seguito la donna della quale era follemente innamorato. E quindi vedeva in Domenico un rivale in amore. Cosa è accaduto intorno alle due di notte tra sabato e domenica per il momento è a conoscenza solo del presunto assassino. La polizia che sta indagando sul caso ha preso visione delle immagini delle telecamere della zona per verificare se vi sono frame utili alle indagini. Storia quasi parallele quelle di Domenico e Fabrizio. Il primo, 30 anni, separato da alcuni mesi dalla moglie dalla quale aveva avuto due figli, con un lavoro da guardia giurata. Ma gli avevano tolto la pistola dopo le denunce di minacce da parte della coniuge dalla quale si stava separando. Il salernitano invece avrebbe dovuto essere agli arresti dimiciliari la notte della sua morte. Era stato denunciato per minacce e stalking proprio dalla sua Mena che aveva interrotto la storia quando aveva scoperto che Fabrizio aveva una relazione a Salerno con un’altra donna. Lui non si era arreso e aveva cominciato a minacciarla, le aveva addirittura inviato una foto con una pistola. Era finito nel registro degli indagati alla Procura di Nocera che si apprestava a chiedere per il il processo con il rito immediato. Ma tutto questo non l’aveva fermato poche ore prima della sua morte sul profilo facebook aveva postato due canzoni dal titolo “Chisà si me pienze” e “Facimme pace”, probabilmente dedicate proprio alla sua ex compagna. Fino a condividere un post: “La vera donna non abbandona il suo uomo in nessuna difficoltà ma affronta i problemi con lui”. Ora però Fabrizio è morto, probabilmente ucciso da quella sua ossessione amorosa per la 35enne nocerina. La battaglia legale della famiglia nei confronti del presunto assassino è appena cominciata.
(nella foto la scritta fatta dalla vittima Fabrizio Senatore, primo in alto, e poi il presunto assassino Domenico Senatore e la donna)
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