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La faida del Gargano fa un’altra vittima: ucciso il cugino del boss

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Agguato sulle sponde del Gargano oggi. Gianbattista Notarangelo di 45 anni e’ stato ucciso questo pomeriggio con almeno sei colpi di arma da fuoco mentre si trovava all’interno della sua campagna alla periferia di Vieste. La vittima era cugino di Angelo Notarangelo considerato il boss di Vieste ucciso nel gennaio del 2015. Sull’episodio indagano gli agenti del commissariato di Manfredonia. Sarebbero state almeno due le persone che hanno sparato uccidendo Gianbattista Notarangelo. La polizia ha trovato sul luogo dell’omicidio, in localita’ Palude Mezzane, 15 bossoli di pistola e fucile. Sei dei 15 colpi hanno raggiunto la vittima uccidendola. A scoprire il cadavere e’ stato un agricoltore che ha avvisato subito la polizia. Notarangelo aveva subito una condanna a oltre sette anni di reclusione nell’ambito del processo ‘Medioevo’ su estorsioni e il racket della guardiania aggravati dalla mafiosita’. E’ grave invece un giovane di 26 anni, Leonardo di Girolamo, ferito questa sera in un agguato messo a segno a Cerignola, nel Foggiano. Secondo la prima ricostruzione dei fatti da parte della polizia, il giovane si trovava alla periferia della citta’ quando sarebbe stato raggiunto da tre colpi d’arma da fuoco che lo hanno ferito all’addome, alla spalla e ad una gamba. Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Tatarella, le sue condizioni sarebbero gravi. Con l’omicidio di Giambattista Notarangelo, e’ salito a sette il numero degli omicidi avvenuti a Vieste dal gennaio 2015 ad oggi. E’ il bilancio di morti di una guerra di mafia a cui vanno aggiunti quattro agguati falliti e un caso di lupara bianca. Tutto e’ cominciato il 26 gennaio del 2015 con l’omicidio del boss della zona, Angelo Notarangelo, detto “contrario”, cugino di Giambattista ucciso oggi.


Articolo pubblicato il giorno 6 Aprile 2018 - 20:47


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