Non capita molto durante il primo tempo: i bianconeri non danno l’impressione di risentire delle fatiche del mercoledì di coppa, però non sono neanche assatanati e il ritmo della gara si spegne in fretta. Allo scadere del primo tempo però Allegri richiama Pjanic e inserisce Douglas Costa e gli effetti sono immediatamente visibili. Proprio il nuovo entrato pennella dalla sinistra un traversone perfetto per Mario Mandzukic che, appostato nell’area piccola, spedisce sotto la traversa un destro al volo imparabile. In avvio di ripresa la Juve rischia grosso quando Chiellini si fa rubare palla a venti metri dalla porta da Ramirez, che arriva al limite e sparacchia a lato. Il fatto che Douglas Costa risponda immediatamente con un’accelerazione delle sue, conclusa con un sinistro sopra la traversa, fa pensare a uno sviluppo della gara più divertente rispetto ai primi 45 minuti. La Samp è più propositiva e arriva a concludere con Zapata, che devia di testa il traversone di Regini e trova Buffon piazzato, ma la Juve ora manovra con più disinvoltura e Douglas Costa e una perenne spina nel fianco della difesa genovese: al 15′ il brasiliano pennella un altro assist delizioso per Benedict Howedes che riscatta la sua sfortunata stagione con il tuffo di testa che vale il 2-0. L’ingresso di Bentancur al posto di Dybala aggiunge sostanza e centimetri al centrocampo, ma quello che continua a fare la differenza è la velocità (e la classe infinita ) di Douglas Costa. Alla mezz’ora il brasiliano parte sulla destra con un tocco che lascia sul posto Sala, entra in area, salta Regini e tocca al centro per Khedira, confezionando il suo terzo assist, diligentemente spedito il rete dal compagno.
Articolo pubblicato il giorno 15 Aprile 2018 - 20:20