Due pregiudicati sono stati arrestati in flagranza dalla polizia ad Arienzo, in provincia di Caserta: stavano ricevendo la tangente da un imprenditore edile della zona. Il denaro versato dalla vittima era una rata estorsiva per poter proseguire l’attività “senza alcun intralcio”. Già nei giorni scorsi l’imprenditore aveva subito richieste di soldi da parte di uno degli indagati che, facendosi forte della notorietà del clan camorristico Massaro detto anche “dei pecorari” e imperante nell’area che comprende i comuni di Santa Maria a Vico, Arienzo e San Felice a Cancello, aveva tentato di imporre il proprio volere all’uomo. Gli agenti della Squadra mobile casertana hanno così predisposto un servizio di appostamento e pedinamento, seguendo a distanza l’imprenditore, a bordo di due auto civetta. Una volta giunta in un bar di Arienzo, la vittima è stata avvicinata da uomini dal fare sospetto. Al momento dello scambio di denaro, gli investigatori della Mobile sono intervenuti bloccando i due e riuscendo a recuperare i 4mila euro che la vittima aveva versato poco prima. I due indagati sono stati rinchiusi in carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
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