Giovanni Pianese, l’ex sindaco di Giugliano in Campania destinatario oggi di un sequestro patrimoniale di beni per 6 milioni di euro, aveva gia’ ricevuto un precedente provvedimento cautelare lo scorso mese di luglio per una presunta corruzione da 250mila euro. In quella vicenda fu coinvolto l’imprenditore milanese Benito Benedini, ex presidente de Il Sole 24 Ore e gia’ alla guida della Fondazione Fiera di Milano. Secondo l’accusa, la somma era frutto di un’ipotesi corruttiva legata all’approvazione del piano di lottizzazione nella zona di Lago Patria, denominata ‘ex terre di Ferlaino’, in cui aveva interessi di investimento la societa’ “Progetto Grano” di fatto gestita, secondo le indagini condotte dal Gico della Gdf, dallo stesso Benedini. Ai fini dell’inchiesta fu considerata decisiva dagli investigatori un’intercettazione ambientale del 2011, captata in un lussuoso hotel di NAPOLI, nella quale Benedini avrebbe promesso di corrispondere denaro pari a 250mila euro, espressamente definiti come ‘non rintracciabili’, perche’ Pianese non frapponesse ostacoli alla costruzione di alloggi in localita’ Lago Patria. Pianese, secondo gli inquirenti, promise a Benedini diverse attivita’: assicuro’ l’approvazione della delibera definitiva del piano, garanti’ il suo ausilio ai tecnici dell’imprenditore milanese per la predisposizione delle controdeduzioni da assoggettare a delibera di Giunta, e infine assicuro’ il monitoraggio della procedura sulle infrastrutture.
Articolo pubblicato il giorno 17 Aprile 2018 - 23:07