Il pm chiede la misura ai domiciliari per sette indagati ma il gip ordina gli arresti per 10, tre in piu’: ovvero anche nei confronti di coloro per il quali la procura non aveva avanzato alcuna richiesta di provvedimento restrittivo. E’ accaduto a Napoli nell’ambito di un processo contro i cosiddetti ”furbetti del cartellino” nel comune di Pozzuoli. All’errore del giudice e’ stato posto riparo in tempi abbastanza stretti: appena e’ stata riscontrata l’anomalia, il magistrato di turno ha provveduto a revocare la misura cautelare e i tre indagati che non dovevano essere arrestati, sono stati rimessi in liberta’ una dozzina di ore dopo l’esecuzione del provvedimento. La vicenda si e’ appresa da diverse fonti a Palazzo di Giustizia.
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