Aperta dallo storico Giovanni Brizzi con il suo ultimo libro dedicato alle rivolte nell’antica Roma nel segno di Spartaco la terza edizione del Festival della Letteratura nel segno del mito “La memoria degli Elefanti” si chiuderà mercoledì a partire dalle 18 con una grande “Festa della Resistenza”.
“Dai gladiatori ai partigiani: rivoluzioni e resistenze per la libertà” sarà il tema dell’incontro organizzato, in occasione in occasione del Settantatreesimo anniversario della Liberazione, in collaborazione con il Comune di Santa Maria Capua Vetere, il Polo Museale della Campania, l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, il Consorzio Arte’m, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Sezione di Caserta e numerose realtà associativa del casertano (dall’ARCI ad Articolo 11 – Promotori di pace), anche per testimoniare l’importanza di un’alleanza culturale sistemica per la valorizzazione del territorio dell’Antica Capua.
Arte, storia, musica ed enogastronomia saranno gli ingredienti di un fitto programma che come da consuetudine del Festival della Letteratura dedicato a Spartaco ed Annibale prova a fondere la cultura con l’intrattenimento, guardando soprattutto al coinvolgimento dei giovani.
Lo start della manifestazione è alle 18.00 ma c’è la possibilità di arrivare sul posto anche molto prima per la visita all’intero circuito archeologico (aperto dalle 9 alle 18.50 – ultimo ingresso ore 17.50) con il Museo Archeologico dell’Antica Capua, il Museo dei Gladiatori, l’Anfiteatro Campano e il Mitreo.
Ad aprire il salotto letterario dell’Arena Spartcus, coordinato da Roberto Conte, project manager del Festival della Letteratura nel segno del mito “La memoria degli Elefanti”, ci saranno il Sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra, il Pro Rettore alla Cultura dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Rosanna Cioffi, il direttore del Circuito Archeologico dell’Antica Capua, Ida Gennarelli e il presidente di A.N.P.I. Caserta, Agostino Morgillo.
Sul tavolo della discussione alcuni dei volumi più significativi degli ultimi anni sui temi della memoria e dei valori della resistenza grazie agli interventi di Paolo Albano, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Isernia ed autore del libro “La strage di Caiazzo: 13 ottobre 1943. La caccia ai criminali nazisti nel racconto del pubblico ministero” (Mursia Editore), Giovanni Cerchia, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi del Molise ed autore del volume “La memoria tradita. La seconda guerra mondiale nel Mezzogiorno d’Italia” (Edizioni dell’Orso), Nicola Graziano, magistrato del Tribunale di Napoli, socio fondatore di “Articolo 11 – Promotori di Pace” ed autore del volume: “Un’odissea partigiana: dalla resistenza al manicomio” (Feltrinelli Editore) e Nico Pirozzi, scrittore, sociologo ed autore del volume “Una storia sbagliata. Azzariti, Badoglio, Biancheri, Hudal, Orlandi, Costermano. Un secolo di bugie e di mezze verità” (Edizioni dell’Ippogrifo).
La “Festa della Resistenza” all’Anfiteatro Campano sarà anche l’occasione per ricordare l’eroe partigiano sammaritano Renato Florio con gli interventi del sindaco di Agerola, Luca Mascolo, del consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere, Davide Fumante, e le letture teatralizzate dal libro di Nicola Graziano “Un’odissea partigiana: dalla resistenza al manicomio” affidate a Francesco Paglino e Lucia Ferillo.
Alle 19.45 il piatto forte della serata sarà il concerto dell’Orchestra internazionale della Nato diretta dal Capitano di Corvetta Charles White. Fondata nel 1955 a Napoli la celebre “U.S. Naval Forces Europe/Allied Forces Band” è un Ensemble multi-nazionale che mette insieme 45 elementi di cui 6 italiani. Band ufficiale della marina americana in Europa, si esibisce in tutto il continente europeo, in tutta l’Africa e in Asia occidentale, avendo raggiunto soltanto negli ultimi dieci anni un pubblico complessivo (anche con le trasmissioni televisive delle esibizioni) di oltre 60 milioni di persone in più di 35 paesi, grazie alle centinaia di performances che svolge ogni anno. Spesso coinvolta negli sforzi per migliorare le relazioni internazionali tra i paesi partner la band miscela generi musicali che spaziano dalla musica classica-sinfonica al jazz, dal rock al pop, anche con una recente vocazione innovativa alla musica etnica delle varie culture che attraversano e raccontano il Mar Mediterraneo.
Dopo il concerto il salotto letterario dell’Arena Spartacus tornerà ad essere la sala del primo ristorante biologico al mondo in un sito archeologico e come sempre in occasione del Festival della Letteratura ci saranno menù speciali tematici dedicati alle figure storiche del Festival, da Annibale a Spartaco.
Articolo pubblicato il giorno 24 Aprile 2018 - 10:35 / di Cronache della Campania