#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 24 Dicembre 2024 - 18:17
8.6 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

Ercolano, operazione Chanel, ‘Biscotti Plasmon’ e ‘ricariche’: così le lady dello spaccio vendevano la droga

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

 

PUBBLICITA

Ercolano.Ci sono anche due minori tra gli indagati dell’operazione Chanel che tra Ercolano, Portici e Torre del Greco stamane ha portato all’emissione di 24 ordinanze di custodia cautelare. L’indagine riguarda complessivamente 35 indagati, nonché i due minori all’epoca dei fatti per i quali procede la magistratura competente. Per 25 di questi, di cui 10 donne, i pm avevano chiesto al gip il carcere, mentre per altri 10, di cui 6 donne, il beneficio dei domiciliari. Il gip Isabella Iaselli ha disposto per 7 indagati  la custodia in carcere mentre per gli altri 18 l’arresto con i domiciliari, mentre ha rigettato per 11 il provvedimento restrittivo. Molti degli indagati hanno precedenti e anche specifici, tanto che l’inchiesta, focalizzata sugli ultimi mesi del 2016, mostra come alcuni di loro gestissero le proprie piazze di spaccio mentre erano sottoposti a misure restrittive, anche agli arresti domiciliari. Nelle conversazioni alla droga e alle somme dovute si allude spesso con nomi in codice, dalle ‘sigarette’ alle ‘magliette’, ‘biscotti Plasmon’, ‘ricariche’. 

Infatti, nel corso di perquisizioni, i carabinieri scoprono diversi nascondigli nelle abitazioni di indagati nei quali vengono riposti droga, quaderni di contabilita’ e contatti, denaro e bilancini di precisione in caso di controlli delle forze dell’ordine. E’ quanto accade il 24 ottobre di due anni fa, quando i militari dell’Arma si recano a casa di due coppie di conviventi, con le quali abita anche la madre di uno di loro. Dopo aver atteso piu’ di 5 minuti perche’ la porta venga aperta, scoprono una intercapedine ricavata sotto una mattonella del pavimento del balcone della cucina che si apre solo passando davanti a un sensore posizionato al di sopra di un mobile della cucina una ‘pennetta’, riposta in maniera apparentemente casuale in un portapenne. Nel vano dosi di droga, anche cocaina, in bustine o palline, un quadernetto e block notes con nomi e cifre annotati, un bilancino, e piu’ di mille euro in contanti. I cinque verranno arrestati. L’indagine nasce come approfondimento investigativo di due arresti legati a un’altra perquisizione, a Ercolano. madre e figlia, Filomena Gallotti e Lucia Sasso, hanno in casa un grosso quantitativo di cocaina, e in caserma ammettono di custodirla e dicono di averla presa da un’altra donna, tra gli arrestati di oggi, che, dopo aver iniziato a spacciare con il marito, anche dopo averlo lasciato per maltrattamenti, ha continuato in questa attivita’. Le varie piazze nei tre comuni del vesuviano vengono via via individuate grazie anche a intercettazioni che nascono come ambientali, ma comprendono diverse telefonate dato che, come spiega il gip, molti indagati hanno l’abitudine di parlare a “cornetta sollevata”, in pratica in viva voce. Lo spaccio e’ itinerante e con ordini telefonici da parte dei clienti, ma il “panorama e’ frastagliato”, tanto da non permettere di contestare il reato di associazione a delinquere. 


Articolo pubblicato il giorno 23 Aprile 2018 - 16:32

facebook

ULTIM'ORA

DALLA HOME


IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento