Napoli. E’ ricoverato in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale san Paolo di Fuorigrotta , R. L. un detenuto del carcere di Poggioreale arrivato in ambulanza il 27 aprile. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta perché i familiari dell’uomo hanno chiesto di appurare cosa è accaduto e si sono rivolti all’avvocato Raffaele Minieri. In particolare le sorelle che si erano rivolte a Pietro loia (ex detenuto e attualmente presidente di Detenuti organizzati napoletani) sostengono che il loro congiunto sia stato picchiato più volte dagli agenti penitenziari e che, come spiegano in un video postato sulla pagina facebook di Ioia, abbia un taglio lungo tutto il tronco, dal collo all’addome. La vicenda è stata raccontata e segnalata da Ioia (punto di riferimento per gli ex detenuti e le famiglie di quelli in carcere) sulla sua pagina facebook. Il 27 aprile aveva scritto: “Ieri ho ricevuto la visita di due donne molto disperate perché andando in visita dal fratello nel carcere di Poggioreale gli è stato riferito che il detenuto stava ricoverato al padiglione Palermo del ospedale Cardarelli, di corsa all’ospedale per avere notizie del fratello vengono accolti in un modo poco cortese dai poliziotti penitenziari di quel reparto, i familiari del detenuto con molta insistenza chiedono di parlare con un medico del reparto, ricevuti dal medico gli viene riferito che il familiare detenuto è stato ricoverato per una frattura del setto nasale e varie ematomi per tutto il corpo, alla domanda dei familiari, se il loro parente fosse stato picchiato il medico scrolla le spalle e risponde di non poterlo né affermarlo e né di escluderlo. Subito mi attivo e chiamo telefonicamente la nuova direttrice del carcere di Poggioreale, che molto gentilmente, si attiva per avere notizie del detenuto, che da pochi giorni entrato nel carcere di Poggioreale al padiglione Roma sia stato assalito da forte malessere e da crisi epilettiche procurandosi la rottura del setto nasale ed ematomi su tutto il corpo. Chiedo urgentemente un permesso di colloquio per i familiari per andarlo a trovare ed accettarsi delle sue condizioni di salute, permesso accordato e stamattina sapremo tutta la verità dalla bocca del paziente, incarcerato per un residuo di pena di otto mesi, uno schifo di giustizia che ti toglie il sonno”. Il detenuto come racconta sempre Ioia sulla sua pagina facebook era stato prima ricoverato nel padiglione Palermo dell’ospedale Cardarelli con il setto nasale rotto e lividi per tutto il corpo. Subito dimesso e mandato di nuovo a Poggioreale. Ma il giorno dopo e stato ricoverato nel reparto intensivo del ospedale San Paolo, ” sempre senza avvisare nessun familiare, adesso si cercherà di fare chiarezza e di proporre un po’ più di umanità in una struttura che per me andrebbe rasa al suolo”, ha scritto Ioia sulla sua pagina facebook . Perchè quando è andato al San Paolo per verificare le condizioni del detenuto ha trovato nei corridoi la sorella in lacrime perchè l’uomo era in coma. Ioia ha realizzato un video in cui la donna accusa che il fratello sia stato picchiato più volte nel carcere. “Non credo siano stati gli altri carcerati-urla e piange la donna- perché loro sono umani”. Ora saranno le inchieste, quella interna del carcere e quella della magistratura a fare chiarezza sulla vicenda.
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