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Denunciato dal suo amante napoletano: processo per ‘don Euro’, il parroco cacciato dalla chiesa

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E’ stato rinviato a giudizio, per tentata truffa e appropriazione indebita, monsignor Giovanni Santucci, vescovo della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli. L’inchiesta nella quale e’ stato coinvolto e’ quella aperta nel 2016 dalla procura di Massa sulle attivita’ di Luca Morini, l’ex sacerdote (e’ stato ridotto allo stato laicale dalla Chiesa), accusato di truffa ai danni dei fedeli. L’uomo venne denunciato alla curia per gelosia dal suo amante, un escort di origine napoletana, al quale aveva detto di essere un magistrato. Secondo la procura Morini, chiamato dai suoi parrocchiani ‘don Euro’, tratteneva per se’ ingenti quantita’ di denaro, provenienti da offerte e donazioni destinate ai poveri, accumulando un patrimonio, sequestrato poi dai carabinieri, di oltre 700mila euro. In questo il vescovo, per l’accusa, lo avrebbe aiutato. In particolare monsignor Santucci, la cui posizione fin da subito era stata descritta “marginale” dal procuratore Aldo Giubilaro, avrebbe avvantaggiato il parroco a caccia continua di denaro, in due episodi: il primo e’ il prelievo di 1000 euro, senza alcuna motivazione, dal fondo della Fondazione Pie Legati, in favore di Morini. Il secondo episodio riguarda una certa pressione sull’Assicurazione Cattolica di Roma per far ottenere a ‘don Euro’ una percentuale di invalidita’ abbastanza alta da consentirgli l’assistenza domiciliare. A processo, il prossimo 13 giugno, oltre al vescovo Santucci e Luca Morini, che chiese attraverso i suoi legali il processo immediato, andra’ anche Emiliano Colombi, ex sacerdote, amico di don Euro, che dovra’ difendersi dall’accusa di ricettazione: per l’accusa aveva trasferito sul suo conto personale del denaro proveniente dalle truffe dell’ex parroco. Il caso di don Euro sconvolse l’opinione pubblica, non solo per il sospetto che Morini si intascasse il denaro delle offerte, ma anche per la sua frequentazione con un escort napoletano, Francesco Mangiacapra, che fu il primo a denunciarlo alla Curia, per le sue condotte poco clericali. Mangiacapra, sul suo amante don Euro, ha scritto un libro e presentato un dossier dettagliato contenente le prove di tutti i suoi vizi: migliaia di euro al giorno spesi in regali, soggiorni in spa e hotel di lusso, cene a 5 stelle, autisti, gioielli e soprattutto la frequentazione con molti altri escort, sempre fingendo di essere un magistrato. Morini non nascondeva questi suoi tradimenti all’amante che, a un certo punto, proprio per gelosia, decise di denunciare tutto alla Curia. Quando le foto e i filmati dell’ex sacerdote in atteggiamenti piu’ che equivoci finirono alle Iene, i fedeli ebbero il coraggio di denunciare alla Procura i loro sospetti sull’ex parroco. “Il vescovo non sta bene, il rinvio a giudizio l’ha molto provato”, ha dichiarato l’avvocato difensore di Giovanni Santucci, Adriano Martini all’uscita dal tribunale. All’udienza del 13 giugno tra i testi anche Mangiacapra e numerosi suoi ‘colleghi’ che sarebbero pronti a svelare tutti i dettagli della seconda vita dell’ex parroco.

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Articolo pubblicato il giorno 5 Aprile 2018 - 22:41 / di Cronache della Campania

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