Napoli. Corruzione & appalti: il Comune di Napoli si costituisce parte civile nel processo a carico dell’imprenditore Alfredo Romeo e l’architetto Ivan Russo. Insieme al Comune anche una associazione di consumatori (Assoconsum) e l’associazione antimafia Paolo Borsellino (assenti in aula i legali dell’Azienda Cardarelli, del ministero della Giustizia e la Soprintendenza ai beni architettonici di Roma). I legali del collegio di difesa – gli avvocati Alfredo Sorge, Giovanni Battista Vignola, Francesco Carotenuto e Domenico Laudadio – hanno chiesto un rinvio del processo, in attesa di conoscere le motivazioni che la Corte di Cassazione porrà alla base dell’ordinanza con cui annullò con rinvio, davanti a una diversa sezione del Tribunale di Riesame, gli arresti domiciliari disposti nei confronti di Romeo. La Cassazione infatti si pronuncerà, tra l’altro, sulla questione della utilizzabilità delle intercettazioni con il sistema Trojan. Alla istanza dei difensori si sono opposti i pm Celeste Carrano e Francesco Raffaele, titolari dell’inchiesta insieme con il pm Henry John Woodcock. I legali in una nota hanno manifestato soddisfazione per l’accoglimento della richiesta da parte del Tribunale. Conoscere gli argomenti della Suprema Corte è indispensabile per poter porre le questioni preliminari, hanno spiegato. ”Non è possibile ragionevolmente iniziare il processo, non conoscendo, allo stato, quali saranno le ‘regole del gioco”, affermano nel comunicato diffuso dopo il rinvio del processo.
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