Castellammare di Stabia. E’ stato rinviato a giudizio Ivano. R. il 17enne che lo scorso 21 gennaio fece fuoco contro Catello Cerchia, figlio di un commerciante in centro città, in una sala giochi di Corso Vittorio Emanuele. Il figlio del noto pregiudicato resta nel carcere minorile di Nisida e dovrà difendersi dall’accusa di aver tentato di uccidere un 19enne. Resta, però, ancora il mistero sul movente di quel raid che sarebbe potuto sfociare in una tragedia. Le immagini delle telecamere interne della sala giochi mostrano il baby sicario che fa irruzione nel locale e si dirige verso la vittima. Estrae la pistola ed esplode due colpi. Va via lasciando il 19enne in una pozza di sangue. Poi la corsa disperata in ospedale e i medici sono costretti ad asportargli la milza per salvargli la vita. Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia riescono quasi subito a stringere il cerchio e ad individuare l’autore che decide di consegnarsi poco più di 48 ore dopo l’agguato. “Ho visto che aveva un coltello ed ho deciso di sparare” – questa la versione che fornì I.R. Una versione che non ha mai convinto gli inquirenti. I militari si concentrarono su altre piste, tra cui quella della droga e quella passionale. La vittima, però, non ha mai avuto problemi con la giustizia ma vantava di amicizie pericolose. C’è anche l’ipotesi che qualcuno abbia armato il 17enne ordinando di sparare il 19enne. Ora i pistolero dovrà difendersi dalle accuse di detenzione illegale di arma da fuoco e tentato omicidio.
Articolo pubblicato il giorno 14 Aprile 2018 - 09:31