Aversa. Notte di ordinaria follia all’ ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa. Al Pronto soccorso gli accompagnatori di una paziente hanno minacciato l’infermiera addetta all’accettazione e all’assegnazione dei vari codici di gravità di chi giunge in ospedale e poi hanno distrutto lo sportello del triage distruggendolo. Accade ancora una volta a distanza di due giorni dall’aggressione di un infermiere e di un medico da parte dello zio che accompagnava il nipote. “Situazione ingestibile – dicono i medici – questo accade quando si è in pochi e con queste poche unità non si può gestire un pronto soccorso con utenza vasta. Attese lunghissime che generano caso e stress per chi aspetta e fenomeni del genere possono accadere tranquillamente. Gli episodi violenti capitano di notte quando il presidio di polizia è chiuso”. “E’ arrivato una paziente insieme al marito che ha chiesto di farla entrare subito perché aveva un taglio al dito – raccontano gli infermieri. L’addetta al triage l’ha fatta entrare subito, fasciato la mano, disinfettato la ferita e rassicurato la paziente dicendo che non era nulla di grave e che si sarebbe dovuta accomodare nella sala d’attesa – dicono. Il marito della signora ha iniziato a fare storia sostenendo che si trattasse di un codice rosso e che doveva entrare subito. La collega ha cercato di tranquillizzarlo dicendo che non era nulla di grave e che a breve sarebbe stata chiamata”. In quel momento sono partiti gli insulti a cui si è aggiunto il marito di un’altra paziente. E’ stato necessario l’intervento degli agenti della polizia che giunti in Pronto Soccorso hanno identificato i due uomini.
Articolo pubblicato il giorno 30 Aprile 2018 - 09:22