Non solo soffiate, favori di varia natura ma anche suggerimenti su come uscire presto dal carcere in caso di arresto. E’ l’inquietante spaccato che esce fuori dai verbali dei pentiti che accusano il carabiniere corrotto Lazzaro Cioffi in servizio al comando di Castello di Cisterna e finito in carcere la scorsa settimana insieme con altri dodici persone tra cui la moglie (che è ai domiciliari) per legami con il clan Ciccarelli del parco Verde di Caivano e in modo particolare con il reggente, il boss Pasquale Fucito detto ‘o marziano. Il rapporto tra il carabiniere corrotto e il boss del parco Verde era così intenso che il militare secondo il pentito Andrea Lollo gli suggerì “di iscriversi al Sert e farsi fare una visita psichiatrica per prepararsi il terreno per essere poi scarcerato”. Sono due le deposizioni di Lollo che toccano questo argomento e del grado di corruzione di Cioffi. La prima è del 15 ottobre del 2017:
” … omissis .. La SV mi chiede e sono a conoscenza di forze dell’ordine corrotte. Le dico che sono amico e ho rapporto dii “lavoro” con tale Fucito Pasquale di Caivano il quale a sua volta è molto amico di un carabiniere di Cisterna tale “Marcolino”…. Il predetto Marcolino aveva un1 ristorante a Caserta, 50 metri dopo l’uscita di Caserta nord verso la Reggia, sulla destra, sono anche andato mangiare, ha tre vetrine sulla strada. Questo ristorante lo ha rilevato nel 2016 ma poi siccome non andava bene, lo ha comprato il fratello di Fucilo Pasquale, Giovanni, al prezzo di 120.000 – 130.000 euro circa, ma in realtà il ristorante vale 50-60.000 euro perché non lavorava. Io e Pasquale andavamo a mangiare proprio per farlo lavorare perché era sempre vuoto. Giovanni ha recuperato i soldi tramite la sua attività dell’Eurobet ma per lo più dall’illecito traffico di eroina che il predetto Giovanni Fucilo tratta con la mamma e con il fratello Mimmo. Chiaramente il prezzo maggiorato probabilmente non risulta ufficialmente ma comunque rientra nel rapporto particolare tra Pasquale e quel carabiniere il quale da ultimo ha riferito a Pasquale che tra ottobre e novembre vi sarebbe stato un blitz che avrebbe colpito anche me lui e altri soggetti di Caivano. Pasquale mi disse che lui sarebbe subito uscito in quanto, come stanno facendo tutti, si stanno iscrivendo al Sert in modo che appena arrestati escono subito. Fucito Pasquale mi ha anche detto che da dei soldi mensili a Marcolino ma non mi ha mai detto quanto. Costui è andato ospite suo a Mondragone quest’estate. Preciso che Pasquale ha due amici alla Maggiore di Capodichino tramite i quali ha fatto noleggiare la macchina alla figlia di Marcolino una 5OOX bianca. Attualmente Pasquale, Fulvio e Ivano del suo gruppo di cui vi parlerò, noleggiano macchine cambiandole ogni mese … omissis … “.
E a proposito delle auto tre giorni dopo il collaboratore di giustizia in un altro verbale contenuto nelle 252 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Francesca Ferri precisa: “… Fucito non sta comprando più macchine le sta noleggiando. Fu Pasquale a dirmi che Marcolino gli aveva consigliato di noleggiare e non di comprare .. . omissis …Fucito Pasquale
fin dal 2015 ha iniziato a parlarmi di Marcolino: preciso che nel Parco Verde Marcolino è molto conosciuto perché ha fatto diversi blitz, l’ultimo me lo ricordo nel 2005-2006 oltre ad altri arresti di spacciatori vari. Il predetto Fucito con il quale avevo un ottimo rapporto mi disse che Marcolino si era aperto un ristorante a Caserta Nord e gli aveva chiesto di portargli un po di clientela, avevo già capito che i rapporti tra Pasquale Marcolino erano buoni. Siamo andati a mangiare una decine di volte con le famiglie da Marcolino: nel ristorante c’era sempre lui o la figlia e la moglie. Poi come già Le ho detto dopo pochi mesi, forse sette otto mesi, il ristorante andava male come mi disse Pasquale e gli propose l’acquisto. Ricordo in particolare a novembre del 2015 un1 giorno ero a casa di Fucito, io lui Zio Michele e la moglie Veronica, Pasquale mi disse che nell’arco di 2 settimane doveva dare 60.000 euro a Marcolino perché aveva dei problemi economici. Ricordo che era sotto Natale 2015. Pasquale mi disse che glieli doveva dare ma che Marcolino aveva detto che glieli avrebbe restituiti a gennaio 2016. Pasquale mi disse che gli aveva detto che non voleva nessuna restituzione, glieli regalava. Nell’occasione però Pasquale rivolgendosi a me mi disse “Siccome lavoriamo insieme 50.000 euro li metto io e 10.000 li metti tu. I 60.000 era stati raccolti da Pasquale in quest’ordine: 25.000 erano stati dati dalla madre di Pasquale, dal fratello Mimmo e dall’altro fratello Giovanni, 25.000 lo stesso Pasquale e 10.000 li avevo messi io. Pasquale mi diceva sempre che in questo modo stava tranquillo perché Marcolino “aveva un occhio di riguardo” ovvero se c’era un blitz o una perquisizione lo avvertiva sempre. lo gli diedi 10.000 euro che ovviamente avrei fatto in modo di recuperare nelle vendite che gli facevo. Ricordo anche che dopo quest’episodio dei 60.000 euro, quindi nel corso del 2016, un giorno Pasquale mi disse che Marcolino lo aveva avvisato che il giorno successivo alle 16.30 sarebbero a fargli una perquisizione e quindi di farsi trovare pulito.Rosaria Federico
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