Dopo circa 30 anni di carcere è tornato in libertà il boss Luigi D’Alessandro senior detto Gigginiello. Uno dei capi camorra più temuti della vecchia generazione che diede vita insieme con il defunto fratello Michele al potente clan D’Alessandro di Castellammare. Luigi D’Alessandro era la mano operativa del clan e della potente famiglia di Scanzano. E’ uscito nella giornata di ieri dal carcere, senza clamori e senza fuochi d’artificio come si era abituati negli anni Novanta a Castellammare quando veniva scarcerato un padrino. Sobrietà e profilo basso ha ordinato il boss a tutti i suoi familiari. Con l’uscita dal carcere di Luigi D’Alessandro senior la camorra stabiese riacquista la leadership nel panorama criminale di Napoli e provincia. Luigi D’Alessandro in tutti questi anni di carcere ha intessuto rapporti non solo con i più potenti clan della Campania ma anche con quelli siciliani e calabresi. Contatti già esistenti quando era libero negli anni Ottanta e soprattutto grazie al carisma del defunto fratello Michele, vero padrino della camorra e legato alla mafia di Totò Riina. Gli investigatori hanno acceso i fari di nuovo su Scanzano e sulla famiglia D’Alessandro anche perchè “Gigginiello” con il suo carisma è capace di spostare gli equilibri criminali di tutta la provincia Sud di Napoli.
Rosaria Federico
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(nella foto uno scorcio del quartiere di Scanzano, roccaforte del clan D’Alessandro e nel riquadro una foto di archivio di Luigi D’Alessandro senior detto “Gigginiello”
Articolo pubblicato il giorno 15 Aprile 2018 - 02:00