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Camorra, depistarono le indagini sul delitto del boss di Forcella: chiesti 6 anni di carcere

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Il pm della Dda di Napoli ha chiesto sei anni di carcere per Mariarca Riera e Luisa Mazzarella nel processo per l’omicidio di Andrea Ottaviano che si sta celebrando davanti aiย  giudici dellaย  Terza sezione del Tribunale di Napoli. Entrambe sono accusate diย di favoreggiamento personale aggravato perchรฉ, secondo la ricostruzione della Procura antimafia, avrebbero occultato le tracce del delitto e reso in seguito false dichiarazioni agli investigatori. La prima รจ la moglie del boss del clan Mazzarella, Salvatore Barile, la seconda รจ la suocera.ย Andrea Ottaviano, fu ucciso l’11 giugno 2011 a Forcella, dal cugino appena scarceratoย Luciano Mazzarella e dal giovane complice Luciano Barattolo. Ad inchiodare il gruppo sono state le dichiarazioni dei pentiti. In particolare l’ex boss Maurizio Ferraiuolo che ha raccontato nei dettagli tutte le fasi dell’omicidio e poiย Alfredo Sartore che ha chiamato in causa la Riera e la suocera. ha raccontato Sartore: “… il giorno dopo lโ€™omicidio incontrai Patrizio Allard,ย che mi disse che la notte precedente aveva dovuto prelevare da casa Mariarca Riera per timore che potesse subire ritorsioni… secondo Allard le ragioni ย dell’omicidio di Andrea Ottaviano risiedevano nel comportamento avuto quando era il reggente del clan nei confronti della moglie di Barile (la signora Mariarca, appunto), la quale era molto risentita per il trattamento ricevuto da questโ€™ultimo e confidava nel ritorno in libertaฬ€ di Luciano Mazzarella…”. E infatti quando ย uscรฌ dal carcere il figlio di Ciro โ€œโ€™o scelloneโ€, ci fu l’omicidio di Andrea Ottaviano. Ilย collaboratore Sartore spiega ย “…Riera, sua sorella Celeste e Allard avevano concordato di dichiarare alle forze di polizia che al momento dellโ€™omicidio lei non si trovava in casa (cioeฬ€ sul luogo del delitto, ndr) e che aveva lasciato le chiavi dellโ€™abitazione alla suocera…Allard era andato a prelevare le sorelle Riera e i rispettivi figli poicheฬ temevano di subire ritorsioni da parte dei congiunti di Andrea Ottaviano. Un timore dovuto sia al luogo in cui era stato commesso lโ€™omicidio, sia percheฬ uno dei possibili moventi era lโ€™astio nutrito da Mariarca Riera nei confronti della vittima. La Riera era scontenta dello stipendio che le veniva corrisposto da Ottaviano e che questโ€™ultimo, diventato reggente del clan per volere della moglie di Vincenzo Mazzarella (lo zio,ndr), lโ€™aveva minacciata di non darle piuฬ€ nulla a causa dello stile di vita dispendiosa tenutaย dal marito Salvatore Barile”. Il pentito ha anche spiegato cheย ย Mariarca Riera avevaย preso dal marsupio del boss il silenziatore e i guanti in lattice usati per il delitto e che fu lei stessa a gettare in un cassonetto dellโ€™immondizia. Inoltre era pronta anche a depistare le indagini. Le informazioni di Sartore sono indirette in quanto le avrebbe sapute dalla sorella di Mariarca. Lui incontrava nei giorni successivi al delitto la donna che aveva cognizione diretta di quanto era accaduto in via Miccoli, ovvero nella zona del Connolo. Infattiย la 31enne, incalzata dagli investigatori in merito alle modalitaฬ€ con cui i killer erano entrati nella sua abitazione di via Claudio Miccoli, affermoฬ€ che “…Ottaviano avrebbe dovuto portarle la spesa a casa e percioฬ€ aveva ritirato le chiavi dellโ€™appartamento da lei lasciate alla suocera prima di andare al colloquio con suo marito”.

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Articolo pubblicato il giorno 20 Aprile 2018 - 12:10


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