La Polizia ha arrestato i componenti di un gruppo criminale responsabile di una rapina compiuta nel dicembre 2016 nel caveau dell’istituto di vigilanza Sicurtransport di Catanzaro. La rapina, messa in atto con metodi paramilitari e l’uso di mitra e sofisticate apparecchiature elettroniche, fruttò oltre 8 milioni di euro. L’assalto suscitò particolare allarme in quanto gli esecutori sfondarono con un potente mezzo cingolato i muri corazzati del caveau e bloccarono le strade di accesso incendiando 11 auto poste a sbarramento.
Il colpo fu messo a segno secondo un pianificato studio delle zone dove è situato il caveau e con la complicità di un dipendente dell’Istituto, responsabile proprio della sicurezza del caveau, che fornì le informazioni preventive sull’esatto posto dove spaccare il muro in maniera da consentire ai banditi di agire in tempi contingentati. Importanti per lo sviluppo dell’operazione “Keleos” sono state le dichiarazioni di una collaboratrice di giustizia, legata sentimentalmente ad uno degli organizzatori del colpo, che ha fornito agli investigatori della Polizia riscontri su fatti e circostanze relativi al suo compagno ed al ruolo primario che ha svolto nella vicenda.
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