Il Tribunale Supremo Federale (Tsf) del Brasile ha respinto oggi la richiesta di habeas corpus presentata dall’ex presidente Lula Da Silva, che può quindi adesso essere incarcerato per scontare la pena a 12 anni che gli è stata inflitta per corruzione e riciclaggio. Come previsto dagli osservatori, la decisione è stata presa con una maggioranza risicata: 6 voti contro 5.
Formalmente è stato il parere della presidente del Tsf, Carmen Lucia – l’ultima a votare – a segnare la sconfitta della cautelare richiesta da Lula, ma è stato il voto negativo di un’altra magistrata – Rosa Weber – che ha spento l’entusiasmo dei simpatizzanti dell’ex presidente durante lo svolgimento della lunga udienza, durata più di dieci ore.
Articolo pubblicato il giorno 5 Aprile 2018 - 10:43