Ormai c’è poco da fare. Anzi nulla. Il Benevento va a sbattere contro l’Atalanta nel turno infrasettimanale e riprende la nota confidenza con la sconfitta. Durante una ventina di minuti l’illusione di potersi opporre alla Dea Bergamasca di Gasperini, quell’Atalanta che pressa, si muove bene senza palla e colpisce al momento giusto.Quando Brignola spacca in due la difesa dell’Atalanta e mette Diabaté comodamente davanti a Berisha, l’illusione per poco non diventa realtà. Ma stavolta il maliano si fa “ammaliare” dalla tentazione del super pallonetto e sbaglia tutto. Passano sessanta secondi e Hateboer impegna per la prima volta Puggioni, centottanta quando Cristante sfonda danzando nel mezzo della difesa, e davanti a Puggioni serve l’assist del gol comodo a Freuler. Accompagnare in fondo alla rete è un giochetto da ragazzi. L’Atalanta ha il sopravvento fino Quando si riparte c’è Barrow al posto di Petagna. Al gambiano bastano 4′ per fare 2-0. E’ il suo primo gol in Serie A. C’è ancora il tempo per un rigore (chiamato dal Var) sprecato da De Roon e per il tris del Papu Gomez. Benevento dove sei finito? In B, ormai manca poca alla scrittura della sentenza inappellabile.
Articolo pubblicato il giorno 18 Aprile 2018 - 20:07