Napoli. “La posizione del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, a proposito della necessità di dichiarare decaduti dalla responsabilità genitoriale sui figli minori i genitori appartenenti alla criminalità organizzata, presenta, secondo noi, dubbi di costituzionalità e dubbi sull’efficacia dei provvedimenti ablativi”. Ad affermarlo è Mario Covelli, presidente nazionale della Camera Penale Minorile. “I motivi sono almeno 3. Se il provvedimento è eseguito quando il minore è ormai discernente, al trauma dell’educazione disvaloriale si aggiunge quello del distacco, e non credo che le famiglie o le comunità di accoglienza possano offrire un trattamento che faccia da controspinta a quello fino a quel momento impartito. Poi, va detto che non tutti i genitori appartenenti a organizzazioni criminali coinvolgono i figli nell’attività criminosa. E’ noto, ad esempio, che molti mafiosi offrono ai figli un’ottima istruzione, tenendoli lontani dal crimine. Infine, se il provvedimento ablativo interviene quando il minore non è discernente, riteniamo si pongano seri problemi di costituzionalità e di lesione delle convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia, non potendosi negare il diritto ad avere figli neppure ai più efferati delinquenti”, spiega. “Il progetto della Camera Penale Minorile, che nella versione definitiva sottoporremo al procuratore Cafiero de Raho, segue una logica diversa e mira a indirizzare nei centri polifunzionali, costituiti in ogni Comune a norma dell’art. 12 del Dlgs 272/1989, i minori a rischio, i quali potranno seguire corsi scolastici o di formazione lavorativa nonché attività ludiche e sportive. Il tutto con invarianza finanziaria – sottolinea Covelli – Ogni struttura, diretta dal responsabile locale dei servizi territoriali, ha il solo compito, in rete con il Tribunale per i Minorenni, di coordinare le istituzioni scolastiche, religiose, sportive, del privato sociale, le realtà commerciali e artigianali esistenti sul territorio, assicurando ai minori una formazione scolastica e lavorativa in base alla legge n. 296/06, che deve fare da contrappeso a quella negativa impartita dal nucleo familiare”, conclude Covelli.
A Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno si piange la morte del 24enne Antonio D’Arcangelo… Leggi tutto
Musk, dopo aver deriso il cancelliere Scholz, seguita nella sua piece da teatro assurdista e… Leggi tutto
Il presepe napoletano, secondo Roberto Saviano, rappresenta un "sogno" che si distacca dalla mera realtà.… Leggi tutto
Domani, 23 dicembre, alle ore 10:00 su Rai 1, il programma “Storie Italiane”, condotto da… Leggi tutto
La Fontana di Trevi a Roma ha riacquistato il suo splendore dopo i recenti lavori… Leggi tutto
Un incendio è scoppiato questa mattina alla Vela Rossa di Scampia, in un'appartamento al terzo… Leggi tutto