Sindacati sul piede di guerra dopo la comunicazione di Auchan di chiudere i due Ipermercati di Napoli via Argine e Catania. “Dopo lo ‘sfruttamento’, il licenziamento dei lavoratori: Auchan compie una scelta incomprensibile ed arbitraria nel chiudere il punto vendita di via Argine, licenziando 153 lavoratori, e preparandosi ad altre chiusure in Campania. Bisogna fermarla”. E’ quanto afferma il Segretario Generale del Fronte Italiano per il Lavoro e la Partecipazione-Cnal, Salvatore Ronghi. “Bisogna fermare la chiusura dell’ipermercato e costringere la multinazionale francese a ragionare perché non si può consentire l’ennesimo attacco al settore commerciale e al lavoro a Napoli e in Campania” – sottolinea Ronghi – per il quale “occorre aprire immediatamente un tavolo di confronto per il mantenimento dei livelli occupazionali. Ciò anche perché – conclude Ronghi – la vendita-lampo dell’ipermercato alla catena ‘Sole 365′ non lascia presagire nulla di buono per quanto riguarda il trattamento giuridico ed economico dei pochi lavoratori che verranno, per così dire, salvaguardati”. I vertici della catena francese di ipermercati che hanno anche fatto sapere che l’ampio stabilimento di via Argine, a Napoli Est, e’ stato venduto alla societa’ campana “Sole 365”. “L’azienda e’ impegnata a limitare gli impatti sociali, cercando di individuare le migliori soluzioni per ogni collaboratore – ha spiegato Auchan Rental Italia in una nota -. Pertanto, saranno attivate una serie di iniziative e si aprira’ un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per entrambi i punti vendita. Dopo anni di continue perdite, nonostante gli sforzi dell’azienda per il rilancio commerciale dei due punti vendita, la situazione di questi due ipermercati non e’ piu’ sostenibile”. La decisione di stamattina e’ stata un vera e propria doccia fredda per i lavoratori, al punto che l’Auchan di via Argine non ha aperto al pubblico. Una protesta che “andra’ avanti fino a quando non avremo risposte”, ha fatto sapere invece Luana Di Tuoro, segretario generale della Filcams Cgil di Napoli. E poi ha aggiunto: “L’azienda non ci aveva comunicato nulla, non c’erano avvisaglie. A rischio ci sono 153 posti di lavoro più tutto l’indotto, le imprese esterne, dalle ditte di pulizia alla vigilanza, le strutture esterne e tutti gli altri negozi che hanno poca vita senza un ipermercato. Siamo fortemente preoccupati come Cgil per la ricaduta di questa decisione sul tessuto sociale tutto. Questa è una vertenza che si va ad accumulare ad altre che ci sono con una desertificazione del nostro territorio di cui Comune e Regione devono tenere conto”. Una pensiero e una riflessione molto polemica e preoccupata infine nei confronti di chi dovrebbe subentrare al posto di Auchan: “Sole 365 applica dei contratti pirata e non rispetta il contratto nazionale. C’e’, quindi, una inevitabile perdita in termini di diritti. Siamo preoccupati fortemente quando si va incontro a un impoverimento del salario perche’ e’ un impoverimento di tutto il territorio e del potere d’acquisto. E’ anche per questo che chiediamo tutele per i contratti. La politica deve rendersi conto che la Campania e’ a rischio”. Polemiche arrivano anche dalla segreteria nazionale delle UilTucs: “I lavoratori hanno appreso direttamente dall’azienda la chiusura dei due ipermercati. In entrambi i territori erano previsti incontri sindacali in questa settimana, ma evidentemente l’azienda non ha ritenuto opportuno attendere”, si legge in una nota. “Del resto – aggiunge il sindacato – soltanto due settimane fa, il 19 marzo, in occasione dell’incontro svoltosi a Roma con le segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e UilTucs alla presenza di un’ampia delegazione delle strutture territoriali e di Rsa-Rsu, comprese quelle dei territori coinvolti oggi da questa grave scelta, l’azienda aveva omesso di fornire notizia di tale decisione, che e’ impossibile ritenere non fosse gia’ stata adottata. Un simile comportamento inqualificabile – sostiene la UilTcsa – chiarisce, al di la’ di ogni possibile dubbio, l’importanza che Auchan attribuisce alle relazioni sindacali ad ogni livello”. Il sindacato “esprime tutta la sua solidarieta’ alle lavoratrici e ai lavoratori che vedono messa in pericolo la continuita’ dei propri rapporti di lavoro e dei propri progetti di vita personali, per di piu’ in due aree territoriali in cui le problematiche occupazionali risultano particolarmente gravi”. “Ci impegneremo a tutti i livelli e in tutte le sedi – annuncia – per cercare di ridurre al minimo le conseguenze pesanti di questa decisione, sebbene al momento continuiamo a ignorare quali iniziative l’azienda abbia intenzione di adottare”.
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