Napoli. “Le decisioni in ordine all’arrivo e/o al transito delle unità navali militari straniere nelle acque territoriali nazionali non competono all’Autorità Marittima, quale organo periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Lo sottolinea il contrammiraglio Arturo Faraone, comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, rispondendo al sindaco Luigi de Magistris circa la presenza nella rada del porto di Napoli del sottomarino nucleare Usa John Warner. Il sindaco stamani ha reso noto il testo di una missiva inviata nei giorni scorsi a Faraone per chiedere che navi a propulsione nucleare non facciano più sosta nelle acque napoletane. Faraone giudica “condivisibili le preoccupazioni” alla base della delibera di Giunta che dichiara “area denuclearizzata” il porto di Napoli, ricordando a de Magistris che allo stato attuale “non è consentito l’ingresso in Porto ad unità a propulsione nucleare nè tantomeno a navi con carico radioattivo”. Il sottomarino Usa ha sostato in rada, la zona di mare prospiciente lo scalo, a tre miglia nautiche (equivalenti a circa sei chilometri) dall’imboccatura del porto. La Capitaneria “non ha autorizzato ma ha esclusivamente disciplinato, per quanto di propria competenza, come previsto dal Piano predisposto dagli Organi del Ministero della Difesa, le attività relative alla navigazione marittima connesse alla sosta del predetto sommergibile ai fini della sicurezza della navigazione per la salvaguardia della vita umana in mare”: vale a dire, una volta ricevuta comunicazione della Difesa della presenza del sottomarino, è stata disciplinata la navigazione nell’area delle altre unità in transito in modo da garantirne la sicurezza.
Articolo pubblicato il giorno 16 Aprile 2018 - 17:48