Arzano. Ben 8000 euro per l’acquisto di canestri per il basket ancora nuovi, monta la polemica in città. L’appalto affidato alla ditta Green Service esperta in cura e gestione del verde pubblico che in passato aveva avuto anche appalti per il comune di Napoli. Sembra proprio non esserci pace al comune di Arzano dove ancora una volta una determina a firma del dirigente Antonio Risi, ha scatenato un vespaio di polemiche e sollevato un mare di legittimi dubbi. Infatti, così come riportato dalla pagina social “Arzano News”, che aveva già sollevato polemiche per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione dei bagni nella ex Tela di Penelope alla moglie di un candidato De.Ma, “appare inverosimile che vengono spesi ben 8000 euro per l’acquisto di due canestri pensando che solo qualche mese fa ci si faceva tanti scrupoli per i soldi, pochi inizialmente previsti e in cassa, e da spendere per il problema prioritario, ossia la copertura dell’impianto”. Sollevando dubbi anche sull’ acquisto di “canestri a muro” in quanto la tensostruttura sarebbe costruita per la maggiore da tubolari. Inoltre, nel documento, mancherebbero la modalità di affidamento dei lavori, e i requisiti previsti per addivenire alla scelta delle ditte. Ed ancora precisa Arzano News: “è stata fatta una manifestazione di interesse pubblicata sul sito o sono state invitate ditte facenti parte di un elenco preciso? Sono state rispettate tutte le linee guida dell’Enac ? Perché questa fretta quando tutti sanno che la tensostruttura è ormai distrutta, a causa dell’acqua che ha imbarcato e che ha completamente distrutto il parquet e sotto parquet, e ne serviranno forse altri e più di 100mila euro per ricostruirlo e metterlo in funzione? Ma se all’interno i canestri ci sono e sono ancora funzionali perché sostituirli? Non ci direte che scavando scavando potrebbe venir fuori qualche altro collegamento con qualche altro candidato della maggioranza ? “. “Vi avvisiamo, intanto – prosegue il noto social -che per i danni causati all’impianto denunceremo tutto alla Corte dei Conti, visto anche lo scaricabarile di responsabilità tra Comune e impresa affidataria dei lavori (quest’ultima avrebbe subito forti pressioni politiche per l’avvio immediato dei lavori anziché poterli posticipare a seguito di normale programmazione con le migliori condizioni meteo, come da prassi)”. Insomma, coincidenze o casualità, ma anche in questo caso ci sarebbe lo zampino del Guglielmo Tell locale.
Raffaele Desiani
Articolo pubblicato il giorno 24 Aprile 2018 - 09:20