Cronaca di Napoli

Amianto in aeronautica: aviere napoletano morto per Mesotelioma

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Ancora una vittima innocente causata dall’amianto in Aeronautica Militare. A pagare con la vita dopo quarant’anni di servizio da motorista è stato un militare napoletano deceduto di mesotelioma pleurico , il tumore di certezza causato dall’inalazione delle fibre cancerogene di amianto. I famigliari del sottufficiale dell’Aeronautica deceduto hanno chiesto aiuto a Contramianto e altri rischi onlus per avere giustizia per quella morte innocente , un lavoratore colpevole unicamente di aver servito fedelmente lo Stato per quasi mezzo secolo. Diverse le sedi dove il militare dell’Aeronautica Militare ha lavorato dall’Aeroporto di Gioia del Colle a quello di Grazzanise , da Capodichino a Treviso , venendo a contatto con i più disparati velivoli militari e partecipando alle squadre antincendio. “Un’altra vittima del dovere – spiega Luciano Carleo, Presidente dell’associazione Contramianto e altri rischi Onlus che si sta occupando della vicenda-un caso per il quale si dovranno fare i necessari approfondimenti ricostruendo l’intera vicenda ricomponendo l’anamnesi lavorativa legata all’amianto , aeromobili e luoghi”. E’ stata già inoltrata al Ministero della Difesa la richiesta per i diritti di riconoscimento di vittima del dovere. In caso di accoglimento ai familiari sarà riconosciuto un una tantum di 200mila euro e una pensione da 1800 euro mensili ai familiari. Il caso del napoletano morto è già stato iscritto nel registro del Mesotelioma della Campania. Ora non resta che attendere l’esito del percorso. “Eppure dell’amianto e del suo diffuso uso in Aeronautica Militare- spiega ancora Carleo- , in elicotteri ed aerei , si sapeva e l’uso di questo materiale cancerogeno è stato ampio nel corso dei decenni passati per le sua ottima resistenza al calore. Gli effetti dell’amianto sulla salute sono stati devastanti e le conseguenze sono evidenti anche tra il personale militare e civile del Ministero della Difesa, Marina, Aeronautica ed Esercito. L’amianto è stato usato indistintamente su tutti i mezzi militari, quindi non solo sulle navi militari ma il suo impiego ha riguardato anche aerei , elicotteri e mezzi corazzati e terrestri. Nel solo periodo 1993-2012 sono stati 653 i casi di mesotelioma registrati nel Comparto Difesa Nazionale dal ReNaM ( Registro Nazionale Mesotelioma ) “. I numeri delle morti sono impressionanti: in Campania  ad esempio nel periodo 2001 -2011 vi sono stati complessivamente 1139 Mesotelioma di questi 48 sono attribuiti ad Attività Difesa Militare. Per lo stesso periodo in ambito nazionale risultano in archivio Contramianto 1123 i militari deceduti per mesotelioma , cancro polmonare e alla laringe. Ma l’amianto è stato causa anche di altre patologie quali asbestosi , placche pleuriche , ispessimenti , fibrosi e broncopatia. Attualmente presso la Procura di Padova, a cui è stata data competenza nazionale sulla vicenda amianto e militari , ci sono diversi procedimenti penali aperti per le morti di amianto in Marina Militare ed Aeronautica Militare , processi ed inchieste ancora in corso che stanno facendo luce sulle possibili cause che hanno determinato in tutta Italia migliaia di morti ed ammalati tra il personale civile e militare della Difesa per patologie asbesto-correlate.

!”Il problema amianto in Aeronautica Militare- dice ancora Carleo- nasce dal diffuso utilizzo in due ambienti fondamentali quali la componentistica dei velivoli e nelle infrastrutture. Negli aeromobili , aerei ed elicotteri , l’amianto era presente principalmente negli isolamenti dei motori e condotti di scarico , fascette e guarnizioni , pastiglie dei freni , rivestimenti dei cavi . Le categorie maggiormente esposte all’amianto in Aeronautica Militare sono stati civili e militari motoristi , meccanici , elettricisti , ugualmente interessati da significative esposizioni all’amianto il personale delle Squadre antincendio che ha utilizzato indumenti protettivi dal fuoco in fibre di amianto. Contramianto ha già segnalato diverse centinaia di casi riferendo alla Procura di Padova sui casi di militari e civili malati e deceduti a causa dell’amianto e partecipando a tre audizioni in Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla vicenda amianto , inchiesta conclusa ed i cui atti sono stati trasmessi alla Procura di Roma. Contramianto ritiene doveroso fare piena luce sulla vicenda amianto nelle Forze Armate e prioritario rafforzare il programma di controllo della salute per tutto il personale militare e civile ex esposto all’amianto rendendo realmente fruibile e gratuita la sorveglianza sanitaria periodica così come prevista dall’Accordo Stato – Regioni”.


Articolo pubblicato il giorno 22 Aprile 2018 - 11:57

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