Il meccanismo di reverse charge non si applica per le attività di verifica degli impianti di messa a terra che vengono svolte da soggetti abilitati ad hoc dal Ministero delle attività produttive, sia che riguardino attività private, sia che riguardino attività pubbliche. A precisarlo è la risoluzione n. 111/E dell’Agenzia delle Entrate, che specifica che l’inversione contabile è relative alle prestazioni di servizi di demolizione, di completamento, di pulizia e di installazione di impianti: tra queste prestazioni, come si vede, non è inclusa la certificazione degli impianti.
Il reverse charge è entrato in vigore ormai più di 3 anni fa, a partire dal 1° gennaio del 2015. Si tratta di un meccanismo di applicazione dell’IVA, in funzione del quale il cliente – cioè chi riceve un bene o usufruisce della prestazione di un servizio – è tenuto ad assolvere l’imposta al posto di chi fornisce il bene o eroga il servizio nel caso in cui sia soggetto passivo nel territorio statale. Il prestatore o fornitore, a sua volta, emette la fattura ma non addebita l’imposta, segnalando l’applicazione del comma 5 dell’articolo 17 del DPR n. 633 del 1972, la norma che riguarda l’applicazione del regime di inversione contabile. La fattura deve essere integrata dal cliente con la segnalazione dell’aliquota relativa all’operazione in questione.
Napoli. Erano intenti a mangiare uno snack fuori da un takeaway quando il proprietario o… Leggi tutto
Un grave incendio ha danneggiato gravemente Palazzo Genovese e alcuni edifici vicini, nella notte tra… Leggi tutto
L'Italia affronterà la Germania nei quarti di finale della Nations League. È quanto emerso dal… Leggi tutto
Un colpo di scena che scuote gli equilibri del narcotraffico campano: Mario Romano, noto trafficante… Leggi tutto
Una serata intensa attende il Teatro Nuovo di Napoli martedì 26 novembre 2024, con "Svelarsi",… Leggi tutto
Per gli amanti della musica del celebre cantautore partenopeo Pino Daniele, ripartono le lezioni di… Leggi tutto