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Ventuno comuni al voto in provincia di Napoli: i 5 Stelle alla prova delle amministrative

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La data per le prossime elezioni comunali e ormai stabilita. Il prossimo 10 giugno ben 23 comuni della Provincia di Napoli, circa 700 mila elettori, sceglieranno il proprio primo cittadino. Tra i comuni maggiori vi sono Torre del Greco e Castellammare di Stabia con circa 130 mila elettori che si recheranno alle urne per scegliere chi indosserà la fascia tricolore per i prossimi 5 anni. Salvo sorprese. Infatti sono molto i comuni in cui si è registrata una crisi politica con conseguente fine traumatica della consiliatura. Come Quarto, dove il primo ex sindaco 5S Rosa Capuozzo ha terminato anzitempo la sua travagliata esperienza amministrativa dopo l’uscita dal movimento si Beppe Grillo e la crisi di maggioranza. Castellammare ha visto lo scorso gennaio terminare l’avventura a Palazzo Farnese del sindaco Antonio Pannullo (PD), sfiduciato in notturna da una grossa fetta della sua stessa maggioranza innanzi al notaio. Torre del Greco ritorna al voto dopo l’arresto del sindaco Ciro Borriello e le polemiche con conseguenti dimissioni che ne seguirono. Gli altri comuni al voto per fine traumatica della consiliatura sono Caivano, Casandrino, Cimitile e Villa.
Afragola, Boscoreale, Brusciano, Cercola, Cicciano, Forio, Ottaviano, Palma Campania, Pollena Trocchia, Qualiano, San Giuseppe Vesuviano, Sant’Agnello, San Vitaliano e Scisciano arrivano invece al voto dopo la scadenza naturale. In tutti i comuni si attendono sfide al vetriolo, una vera e propria resa dei conti nell’establishmebt della politica campana. Cercherà di approfittarne il M5S forte del risultato alle elezioni politiche del 4 marzo e pronto a mettere a regime l’onda anomala di consensi che proprio in Campania ha visto i pentastellati annientare gli avversari. Ma non tutto è scontato: le amministrative prevedono il voto disgiunto e preferenze dirette per i candidati consiglieri e molto dipenderà, a questo punto, dalla composizione delle liste. Gli elettori infatti in questo caso si troveranno a dare la propria preferenza sul nome dei candidati, non sarà dunque un voto aperto e d’opinione. Scenario che potrebbe di nuovo mescolare le carte nel napoletano. Appuntamento dunque al 10 giugno. L’assalto alle fascia tricolore e iniziato.

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 Alberto Ferretti


Articolo pubblicato il giorno 31 Marzo 2018 - 09:30

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